Welfare

Sviluppo Italia: 68 nuove imprese giovanili al via

Daranno lavoro a oltre 700 persone

di Francesco Maggio

Sessantotto nuove imprese giovanili, che daranno lavoro a oltre 700 persone per un investimento di 67 milioni di euro. E? quanto ha permesso di creare Sviluppo Italia grazie alle agevolazioni concesse per l’Autoimprenditorialita’ (Titolo I del D.Lgs. 185/2000) e rivolte ai giovani tra i 18 e i 35 anni che intendono avviare un’attivita’ nei settori della produzione di beni e servizi alle imprese, della fornitura di servizi, del subentro in agricoltura e delle cooperative sociali. Tra le nuove aziende nate grazie al contributo di Sviluppo Italia, precisa una nota, un impianto per la produzione di energia idroelettrica, un allevamento di bufale, un centro servizi per l’integrazione dei disabili, una masseria per la produzione di vino biologico. E ancora la realizzazione di una sala cinematografica, un impianto per la produzione di DVD, la fornitura di servizi turistici, l’organizzazione di convegni, un centro di stampa digitale. Per le agevolazioni in favore dall’Autoimprenditorialita’, Sviluppo Italia – unica tra le amministrazioni pubbliche – ha recentemente ricevuto un rifinanziamento dal Governo, che ha consentito appunto di creare le 68 nuove imprese giovanili e i 717 nuovi posti di lavoro. Le societa’ sono dislocate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia. Le agevolazioni per l’Autoimprenditorialita’ avranno un impulso ancora piu’ forte grazie all’entrata in vigore, giovedi’ prossimo, del nuovo Regolamento di attuazione, atteso da circa 4 anni, che stabilisce che i giovani dovranno essere residenti al 1 gennaio 2000 nei territori agevolati (tutto il Mezzogiorno piu’ 3900 comuni del Centro Nord) dove dovranno avere sede anche le neocostituite societa’. Le agevolazioni concedibili da Sviluppo Italia consistono in contributi a fondo perduto e mutui agevolati per le gli investimenti, piu’ ulteriori contributi a fondo perduto per la gestione. L’investimento massimo accoglibile e’ pari a 2,582 milioni di euro.


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