Famiglia

Milano: sì alla “provincia per la pace”

Mantenuta la promessa del presidente Penati: nasceranno un Ufficio per la Pace e uno per la Cooperazione - di Tomaso Zanda

di Redazione

In campagna elettorale l’avevano detto e sono stati di parola: se Penati avesse vinto uno dei primi punti in agenda sarebbe stata la politica per la pace a Milano e dintorni. L’assessore Irma Dioli ha, per questo, convocato gli esponenti delle associazioni e ONG interessate per presentare le proposte della nuova giunta di centrosinistra sui temi relativi alla pace, coinvolgendo le realtà locali impegnate sui fronti della giustizia, dei diritti, del lavoro, dell’economia solidale, per discutere con loro le modalità di azione che favoriscano lo sviluppo e la diffusione di una cultura e di una politica di pace. La giunta offre così uno spazio istituzionale al variegato mondo pacifista, proponendo la Provincia di Milano come collaboratore attivo nel veicolare messaggi di pace e sostenere azioni di giustizia. Il programma presentato da Irma Dioli (Rifondazione Comunista) prevede un Ufficio per la Pace e uno per la Cooperazione. Il primo si occuperà di promuovere, assieme ai comuni della provincia e al network di associazioni che desiderano aderire, iniziative culturali, manifestazioni, organi d’informazione, campagne sui diversi temi attinenti alla pace. Luogo privilegiato di questo impegno sarà una ?casa della pace? (ancora si deve trovare un nome definitivo), un luogo fisico di raccordo fra le varie realtà che, sul lungo periodo, potrà diventare ?sede naturale per gli incontri fra gli esponenti delle società civili in conflitto, sul modello di quanto avvenuto a Ginevra fra Israeliani e Palestinesi, alla ricerca di soluzioni spendibili nell’immediato? per poi raccogliere ?i frutti di quanto seminato sul piano del dialogo e dell’instaurazione di un nuovo intreccio di relazioni fra esponenti di comunità ad oggi in lotta fra loro? come cita la relazione distribuita. Intanto le associazioni e le ONG potranno godere di uno spazio di visibilità e del sostegno in alcuni casi della Provincia stessa. Rilevante sarà la collaborazione con gli Enti Locali e i Comuni del milanese che formeranno, con gli altri partners, una rete di collaborazione capace di avere un peso anche a livello istituzionale e legislativo. La seconda parte della proposta riguarda i progetti di cooperazione decentrata. L’assessore ha pensato a corsi di formazione sui temi della cooperazioni, proponendo di organizzare ricerche e riflessioni sulle modalità d’azione della cooperazione stessa e approfondimenti sulle diverse aree geopolitiche a cominciare dall’America Latina. Per l’anno prossimo è prevista la pubblicazione di un bando per progetti di cooperazione decentrata che possano così godere dei fondi della provincia. Una parte decisamente importante verrà riservata poi alla tematica del Commercio Equo e Solidale considerata uno dei punti centrali per proporre un’ economia giusta. Il mondo delle associazioni (Rete Lilliput, ARCI, CGIL, Pax Christi, Social Forum, Casa per la Pace, LOC, Punto Rosso, Chico Mendes, Donne in Nero e altre ancora) ha risposto entusiasta all’invito e ha offerto la propria collaborazione, ognuna secondo la sua specificità. Milano è stata dichiarata ?Provincia per la Pace?, un gesto che oggi più che mai sembra non essere un puro atto formale. Tomaso Zanda


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