Mondo
Washington: migliaia in piazza contro matrimoni gay
In tanti hanno risposto all'appello di organizzazioni di cristiani conservatori. Chiara la preferenza per Bush, favorevole a un emendamento contro le nozze gay
di Paolo Manzo
Migliaia di manifestanti hanno risposto all’appello di organizzazioni di cristiani conservatori e hanno marciato a Washington contro i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Ufficialmente la manifestazione non puntava a sostenere nessun candidato alle elezioni presidenziali, ma fra i dimostranti era chiara la preferenza per Bush, favorevole ad un emendamento costituzionale contro le nozze gay. Kerry ritiene che la questione se autorizzare o meno i matrimoni gay debba spettare ai singoli stati. Fra i principali organizzatori di ”mayday for marriage” (Sos per il matrimonio) figura anche un pastore afro americano, il reverendo Ken Hutcherson di Seattle. La sua non era una presenza isolata. Altri pastori afro americani presenti hanno affermato di aver cambiato orientamento politico a causa del tema delle nozze gay. Harry Jackson, pastore della Hope Christian Church a Lanham (Maryland) racconta di aver votato democratico nel 2000, ma che questa volta sceglierà Bush perchè ”ritengo che i suoi siano valori veri”.
La questione dei matrimoni gay è diventata uno dei temi delle prossime elezioni e in ben 11 stati si terranno referendum sull’argomento, contestualmente alle elezioni presidenziali del due novembre. Fra questi spiccano l’Ohio,il Michigan e l’Oregon, stati in bilico dove un’alta affluenza di conservatori cristiani, decisi a boccaire il matrimonio fra persone dello stesso sesso, potrebbe favorire Bush. Secondo i sondaggi la maggior parte degli americani non sostiene i matrimoni gay, e fra gli afroamericani la percentuale è anche più alta, ma l’opinione pubblica rimane divisa sull’opportunità di un emendamento costituzionale.
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