Welfare

Riviste, “La causa dei popoli” racconta i nuovi pogrom

Edito dal Centro di documentazione sui popoli minacciati di Firenze, il trimestrale "La causa dei popoli" raccoglie il testimone di "Pogrom". Direttore Alessandro Michelucci

di Giampaolo Cerri

Dal Tibet al Kurdistan, dai Berberi ai Maya del Chiapas: la cronaca degli ultimi anni è sempre più attenta ai problemi delle minoranze, deii popoli indigeni e delle nazioni senza stato. Un fenomeno che interessa anche l?Europa: pensiamo al Kossovo, alla Corsica, all?Irlanda del nord. Temi attualissimi, ma che finora venivano trattati soltanto dai quotidiani e dai periodici, spesso in modo superficiale e confuso. Adesso, invece, esiste anche in Italia una pubblicazione specializzata su questi temi, “La causa dei popoli”, di cui è appena uscito il primo numero. La nuova rivista, diretta da Alessandro Michelucci, avrà periodicità trimestrale. “Si tratta di un?esperienza che raccoglie l?eredità di Pogrom, una rivista analoga, cinque numeri pubblicati fra il 1994 e il 1996”, spiega Michelucci, “Memore della precedente esperienza, che è stata interrotta per i soliti problemi economici, La causa dei popoli non è una rivista stampata, ma viene diffusa via e-mail e presto sarà disponibile sul nuovo sito del Centro di Documentazione sui Popoli Minacciati (www.popoliminacciati.org)”. Nonostante questa scelta, “La causa dei popoli” non è un bollettino, ma una rivista vera e propria, con articoli firmati dai più prestigiosi specialisti dei temi in questione. Basti pensare che il primo numero si apre con un editoriale di Michael van Walt van Praag, consulente legale del Dalai Lama e fondatore dell?UNPO (Unreprepesented Nations and Peoples Organization). “Il primo numero contiene fra l?altro un articolo di Debra Harry, indiana paiute, sulla pirateria genetica”, spiega il direttore, “e un insolito panorama delle televisioni gestite dalle minoranze. Ampio spazio viene dato alle recensioni di libri e riviste, mentre un utile calendario informa sulle conferenze internazionali dedicate a questi temi”. In bocca al lupo! Info: tel. 055-485927, email: popoli-minacciati@ines.gn.apc.org


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