Welfare
La Francia rivoluziona le carceri minorili
Progetto pilota che fraziona il grande penitenziario di tante piccole strutture dà risultati impensati. Ora lo si vuole allargare a tutto il Paese.
Le carceri minorili francesi si apprestano ad essere rivoluzionate. E? stata infatti resa pubblica in questi giorni l?esperienza pilota del Centro per giovani detenuti di Fleury-Mérogis nei pressi di Essonne, teatro di una mini-riforma che sta dando esiti interessanti. A Fleury infatti l?istituto di rieducazione era segnato da una violenza endemica che rendeva impossibile, nei fatti, un recupero dei giovani detenuti.
Una riorganizzazione ha frazionato il mega-istituto in tante piccole unità di vita comune, ciascuna affidata ad alcuni educatori: 10-12 giovani al massimo, sottoposti ad attività regolari.
Una formula che ha visto ridurre al minimo il tasso di violenza: non più racket, scontri fra bande, violenze nelle docce come era accaduto nel ?98 fino a nel marzo del ?99, insegnanti ed educatori avevano reso una pubblica denuncia che aveva choccato l?opionione pubblica.
L?edificio, che un tempo accoglieva indistintamente minori e giovani detenuti fino a 21 anni, è stato suddiviso in 6 unità che raggruppano da 12 a 15 giovani. Su di loro vigilano 22 sorveglianti, tutti volontari. Ogni minore dispone di due sorveglianti di riferimento, simili a tutor, per facilitare il rapporto. L?esperienza è risultata così positiva che si pensa di applicarla alle altre istituzioni simili in Francia.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.