Welfare

La Francia rivoluziona le carceri minorili

Progetto pilota che fraziona il grande penitenziario di tante piccole strutture dà risultati impensati. Ora lo si vuole allargare a tutto il Paese.

di Giampaolo Cerri

Le carceri minorili francesi si apprestano ad essere rivoluzionate. E? stata infatti resa pubblica in questi giorni l?esperienza pilota del Centro per giovani detenuti di Fleury-Mérogis nei pressi di Essonne, teatro di una mini-riforma che sta dando esiti interessanti. A Fleury infatti l?istituto di rieducazione era segnato da una violenza endemica che rendeva impossibile, nei fatti, un recupero dei giovani detenuti.
Una riorganizzazione ha frazionato il mega-istituto in tante piccole unità di vita comune, ciascuna affidata ad alcuni educatori: 10-12 giovani al massimo, sottoposti ad attività regolari.
Una formula che ha visto ridurre al minimo il tasso di violenza: non più racket, scontri fra bande, violenze nelle docce come era accaduto nel ?98 fino a nel marzo del ?99, insegnanti ed educatori avevano reso una pubblica denuncia che aveva choccato l?opionione pubblica.
L?edificio, che un tempo accoglieva indistintamente minori e giovani detenuti fino a 21 anni, è stato suddiviso in 6 unità che raggruppano da 12 a 15 giovani. Su di loro vigilano 22 sorveglianti, tutti volontari. Ogni minore dispone di due sorveglianti di riferimento, simili a tutor, per facilitare il rapporto. L?esperienza è risultata così positiva che si pensa di applicarla alle altre istituzioni simili in Francia.

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