Formazione

Golfisti Special Olimpics si presentano al Golf Italia Expo

Il salone internazionale si svolge a MalpensaFiere (Milano) dal 14 al 16 ottobre

di Carmen Morrone

La tre giorni in cui si incontreranno atleti e istruttori del mondo del golf italiano e internazionale sarà l?occasione anche per presentare la scuola Albatros di Milano nominata da Special Olympics centro pilota per il golf delle persone con disabilità mentali. La scuola diretta da Paolo De Ascentiis da sei anni è impegnata a promuovere la disciplina del golf tra normodotati e disabili sia fisici che mentali. Per questi ultimi inizia una nuova avventura ora che Special Olympics, la federazione che rappresenta chi fa sport avendo disabilità che non rientrano tra quelle fisiche (come la sindrome di Down) ha messo il suo imprimatur. Questo vuol dire che il centro pilota moltiplicherà le sue attività per promuovere il golf special olympico e avvierà iniziative per formare nuovi istruttori che potranno insegnare in tutta Italia la disciplina. E da qui potranno nascere i partecipanti ai giochi Special Olympics di Nagano, in Giappone, nel febbraio 2005. ?Siamo orgogliosi che la scelta sia caduta su di noi ?, dice De Ascentiis ?Io credo nello spirito di Special Olympics in cui non c?è competizione, ma partecipazione. Per i nostri atleti non è importante il risultato, ma fare sport il che significa seguire le regole e capire l?obiettivo del gioco. Non è una questione di gesto atletico, di tecnica con protesi o meno. Nel golf ad esempio gli sportivi arrivano a capire che occorre completare il percorso con il minimo di lanci. Quando cominciano fare golf significa usare un bastone per colpire la palla. Il nostro compito è invece proprio quello di portarli a capire lo spirito del gioco ?. Attualmente sono 25 i golfisti di Albatros e la settimana scorsa hanno dato dimostrazione di cosa sanno fare sul green alla manifestazione Sport e disabilità organizzata dal Comune di Milano e da Special Olympics Lombardia. Anzi è accaduto che alcuni di loro hanno fatto da istruttori a chi voleva provare il gioco. Oltre agli aspetti medici e riabilitativi, De Ascentiis tiene a sottolineare altri importanti profili: ?Nei nostri corsi che sono gratuiti si fa attività sportiva, non si fa babysitteraggio. I ragazzi devono essere pronti ad affrontare delle lezioni, cioè capaci di affrontare le delusioni provocate dagli errori che tutti si fanno all?inizio ? dice e conclude ?L?attività fisica ha importanti effetti sulla vita di tutti i giorni per questi ragazzi e dunque deve non essere fonte di stress, ma generare fiducia in se stessi e migliorare i rapporti di relazione con gli altri, come nella maggioranza dei casi accade ?.


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