Giornata di prevenzione dello spreco alimentare

Mens(a) sana, in cooperativa sana

Kit antispreco, corsi di educazione rivolti ad adulti e ragazzi, app, webinar sui temi dell’alimentazione e dell’economia domestica: a fornire una case history di gestione virtuosa del cibo è una storica cooperativa emiliana impegnata nella ristorazione collettiva: Cirfood. La partnership col Gruppo Hera per creare una filiera circolare certificata per il recupero degli olii alimentari esausti prodotti nelle cucine in tutta Italia

di Luigi Alfonso

Ogni settimana, nelle case italiane, vengono gettati 683,3 grammi di cibo pro capite. Frutta fresca, verdure e pane fresco sono tra gli alimenti più sprecati. È uno dei dati che emergono dal Rapporto internazionale Waste Watcher 2024, presentato in occasione dell’odierna Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Quella di oggi è un’ottima occasione di riflessione e condivisione su un fenomeno che, l’anno scorso, ha registrato in Italia un preoccupante aumento (+45,6%) rispetto al 2023. Quello degli sprechi è un problema che genera conseguenze significative non solo in termini economici (secondo le stime pesa sulle famiglie italiane oltre otto miliardi di euro l’anno) ma anche ambientali e sociali: lo spreco contribuisce, infatti, all’emissione di gas serra e al consumo di risorse naturali (ogni anno, in ambito domestico, si producono oltre sette milioni di tonnellate di CO₂ equivalente: basti pensare che 30 kg di alimenti sprecati corrispondono alle emissioni di un’auto che percorre 1.100 km) e acuisce la disuguaglianza nell’accesso al cibo, erodendo, al contempo, il valore culturale del cibo, la solidarietà sociale e la responsabilità collettiva.

Tuttavia, la diffusione di comportamenti e di una cultura del consumo più responsabili, supportati da una corretta pianificazione a monte nei settori parte del sistema alimentare, possono rappresentare strumenti fondamentali per la lotta agli sprechi. In coerenza con la visione “Feed the future”, Cirfood (impresa cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare) prosegue e intensifica il proprio impegno verso pratiche e processi virtuosi capaci di rendere sempre più sostenibili le proprie attività e supportare le comunità cui si rivolge nel percorso verso stili di vita e consumo più responsabili.

Alcuni dati sull’impegno di Cirfood contro lo spreco alimentare

«Ogni anno, la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare rappresenta un momento di riflessione importante sull’andamento di un fenomeno che, purtroppo, è intrinseco nella società odierna e spesso generato da abitudini e comportamenti poco virtuosi», commenta Maria Elena Manzini, Csr manager di Cirfood. «Come impresa il cui agire è votato a nutrire il futuro di idee e prospettive di crescita in chiave sostenibile, abbiamo la responsabilità di promuovere un modello di ristorazione con il minor impatto possibile sull’ambiente, in cui la riduzione degli sprechi alimentari rappresenti un obiettivo prioritario. Un modello che, al contempo, stimoli i nostri partner e i consumatori cui ci rivolgiamo a fare la loro parte in questa sfida».

L’azienda promuove da tempo iniziative contro gli sprechi. Nel 2024 ha proseguito il proprio impegno volto a diffondere e promuovere tra gli utenti più giovani pratiche virtuose di consumo responsabile attraverso diverse iniziative, tra cui attività laboratoriali, e-book e opuscoli formativi. Tali attività sono state rafforzate mediante la distribuzione, in molti dei 430 Comuni italiani in cui Cirfood gestisce il servizio di refezione scolastica, di kit antispreco, comprensivi di borsa in tessuto e un dépliant informativo, per dare una seconda vita al pane e alla frutta non consumati a scuola. In parallelo, in collaborazione con gli istituti scolastici e i Comuni in cui è presente, l’impresa implementa ogni anno le progettualità educative volte a promuovere stili alimentari corretti e sostenibili, che non generino sprechi (mediante la metodologia di gamification, per un maggior coinvolgimento degli utenti e inclusione a partire da giochi e divertimento).

Cirfood si muove anche sul fronte dell’educazione contro gli sprechi a tutte le età: nell’ottica di condividere approcci e promuovere pratiche di consumo responsabile, anche tra gli adulti. L’azienda propone agli utenti dei ristoranti aziendali app, opuscoli, calendari e video informativi sul corretto approccio a un consumo più responsabile. Inoltre, prevede una formazione dedicata per il personale Cirfood, come ad esempio il webinar organizzato con la Fondazione Umberto Veronesi nel dicembre 2024, sui temi dell’alimentazione e dell’economia domestica partendo dall’organizzazione della propria dispensa e del frigorifero per evitare sprechi e rendere la propria dieta salutare, varia e gustosa.

Dal 2022, Cirfood è al fianco del Gruppo Hera nell’ambito del progetto Hove, il cui obiettivo è creare una filiera circolare certificata per il recupero degli olii alimentari esausti prodotti nelle cucine in tutta Italia. Nel 2024 grazie al progetto, da 363 cucine dislocate sul territorio nazionale, sono state raccolte oltre 65 tonnellate di olio vegetale esausto, successivamente utilizzate per la produzione di circa 68mila litri di biocarburante. Questo sistema ha permesso il taglio di 187,06 tonnellate di CO, che corrispondono alla piantumazione di oltre 1.871 alberi.

La seconda vita delle eccedenze ha due obiettivi primari: assicurare alla comunità l’accesso ad un pasto sano ed equilibrato e ridurre gli sprechi alimentari. Per questo motivo Cirfood lavora al fianco di enti non profit e caritatevoli in tutto il Paese (tra i quali Banco Alimentare, Caritas, Last Minute Market) per donare i pasti in eccedenza. Secondo le prime stime 2024, ha donato mensilmente in media 6.000 pietanze.

Attraverso Regusto, marketplace riservato al non profit per la gestione delle donazioni e la vendita di eccedenze e che fa leva su sistemi basati sulla blockchain, Cirfood ha inoltre distribuito, attraverso la piattaforma logistica che utilizza, 2.712 kg di materie prime (equivalenti a 5.424 pasti e con un risparmio di 16.921 kg di CO2) ad Associazione Solidarietà e Caritas.

La collaborazione con Too Good To Go, da quattro anni, ha consentito di creare un’app contro gli sprechi, che per Cirfood rappresenta uno strumento cruciale nella lotta contro gli sprechi. La partnership, che oggi coinvolge 34 locali Cirfood e Cirfood Retail, ha consentito di salvare l’anno scorso ben 15.390 pasti (55.023 dal luglio 2020), risparmiando 41.553 kg di emissioni di CO2e.

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