Cultura

Finanziaria: alla Difesa un miliardo di euro in pi

Nel 2005, è scritto nel documento, pur tenendo conto della congiuntura economica, c'è la ferma e convinta volonta' di disporre di uno strumento militare altamente qualificato

di Paul Ricard

L’incremento della Funzione Difesa riguarda soprattutto il settore del Personale, che nel progetto di bilancio 2005 subisce un incremento del 6,5% rispetto al 2004, passando da 7.539,4 milioni a 8.028,4 milioni. Dunque 489 milioni di euro in piu’ destinati soprattutto ad ”assicurare, senza traumi o effetti indesiderati, l’armonico” passaggio dall’esercito di leva a quello di soli professionisti, a partire dal primo gennaio 2005. Ma anche le altre due componenti della Funzione Difesa – Esercizio e Investimento – aumentano. Nell’Esercizio si passa dai 3.409 milioni del 2004 ai 3.771 del 2005 (+10,6%): 362 milioni in piu’ per sanare carenze nei settori della manutenzione e nel supporto, ma in via prioritaria finalizzati a finanziare, si legge nella nota aggiuntiva, ”il processo di elevazione degli attuali livelli e standard nel campo della formazione, addestramento e qualita’ della vita del personale”, sia in relazione agli impieghi internazionali, sia – ancora una volta – in considerazione del passaggio all’esercito professionale. Nell’Investimento, invece, si passa dai 3.200,5 milioni del 2004 ai 3.409 del 2005 (+6,5%). In questo caso i 208,5 milioni in piu’ serviranno a finanziare i programmi prioritari, e alla ricerca scientifica e tecnologica. Tra le priorita’ indicate nel documento c’e’ l’acquisizione dei caccia Eurofighter e delle navi Orizzonte; lo sviluppo dei sistemi missilistici Paams e Meads; lo sviluppo di vari programmi satellitari, tra cui il Cosmo Skymed; l’incremento delle capacita’ individuali di protezione e di sicurezza; il potenziamento delle capacita’ di trasporto e rifornimento aereo (C-130J e B767 Tanker); la realizzazione della nuova portaerei; l’acquisizione di fregate multiruolo di nuova generazione; l’incremento della mobilita’ sul campo di battaglia (elicotteri NH-90, EH 101 e A129, mezzi blindati, cingolati, semoventi e corrazzati, veicoli ruotati di nuova generazione); l’adeguamento dei mezzi aerei in servizio (Tornado e Amx); lo sviluppo del Jsf, il velivolo per il prossimo decennio; il rinnovo di diversi sistemi missilistici. Nel documento il ministero della Difesa sottolinea la necessita’ di sostenere le riforme strutturali in corso con ”adeguati mezzi finanziari”, pena ”il vanificare sia le intenzioni, sia quanto e’ stato finora capitalizzato”. Servono ”sostanziali risorse complessive – si legge nella nota aggiuntiva – per sanare allarmanti situazioni verificatesi, vista l’onerosita’ degli impegni assunti, soprattutto nel campo della sicurezza, della protezione, della mobilita’, del mantenimento in efficienza e delle infrastrutture”. Dunque, ”per risolvere l’attuale situazione appare necessario il ricorso ad un graduale ma tempestivo adeguamento degli stanziamenti per la Funzione Difesa”, afferma il Ministero, sottolineando che il bilancio 2005 si pone ”in questa importante linea, imprimendo una svolta decisa in controtendenza rispetto alla decrescenza registrata nel corso dell’ultimo triennio 2002-2004. Pertanto il 2005, pur tenendo conto della non certo felice congiuntura economica, rappresenta la ferma e convinta volonta’ di disporre di uno strumento militare altamente qualificato e moderno, in grado di ben figurare e competere con i piu’ importanti partner internazionali e far fronte, senza alcun problema, a tutti gli impegni assunti dalla Nazione”. ”L’intendimento e la ferma volonta”’ della Difesa e’ di ”tornare, superato questo delicato momento economico, ad investire maggiormente sulla Funzione Difesa per ridurre la forbice finanziaria ed economica rispetto ai valori di spesa registrati nel 2004 dalla Francia (1,7% del Pil) e dal Regno Unito (2,5%), Nazioni europee – viene sottolineato – comparabili con l’Italia”.


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