Inquinanti eterni
Sorpresa, Pfas priorità per il nuovo direttore dell’Agenzia Usa per l’ambiente
Trump congela la proposta di legge che pone limiti ai Pfas negli scarichi industriali. Ma nomina come nuovo direttore dell'Agenzia americana per l'ambiente il repubblicano Lee Zeldin, che in passato ha votato con i democratici per fermare la diffusione delle sostanze per- e polifluoroalchiliche, gli "inquinanti per sempre". Oggi Zeldin promette aria, terra e acqua pulita, libera da Pfas, per tutti i cittadini americani. Come farà?
«I Pfas saranno in cima alle mie priorità»: lo ha dichiarato il senatore repubblicano Lee Zeldin, appena nominato da Donald Trump al vertice dell’Agenzia americana per l’ambiente – Epa. Durante l’amministrazione di Joe Biden, Zeldin ha votato con i democratici a favore dei provvedimenti per limitare le sostanze per- e polifluoroalchiliche, i composti chimici conosciuti come “inquinanti per sempre”, usati per la produzione di moltissimi oggetti di uso quotidiano, ma pericolosi per la salute. Oggi ribadisce: «L’Epa ha la grande responsabilità di garantire che quegli impegni siano portati avanti correttamente».
Niente limiti agli scarichi industriali
Ma tra le prime misure prese da Trump all’indomani del suo insediamento alla Casa Bianca, lo scorso 21 gennaio, c’è stato il congelamento di una serie di nuove norme federali, tra cui proprio la proposta dell’Epa di porre un limite ai Pfas negli scarichi industriali. Il nuovo provvedimento dell’Epa inizialmente riguarderebbe solo tredici stabilimenti industriali, ma quelli interessati potrebbero essere molti di più. Dall’analisi dei dati ufficiali Epa, infatti, l’Environmental working group – Ewg, ong ambientalista con sede a Washington, ha individuato circa 30mila siti produttivi, quali potenziali fonti di inquinamento dell’ambiente e dell’acqua potabile, negli Stati Uniti.
«Il ritiro della proposta di legge lancia un messaggio pericoloso», ha commentato Melanie Benesh, di Ewg. «Rappresenta un semaforo verde per gli inquinatori: possono continuare ad avvelenare le nostre acque e comunità senza temere conseguenze. È un inconcepibile tradimento della salute pubblica, a vantaggio degli interessi industriali».
Il primo pilastro dell’Epa nell’era Trump
Restano in vigore, invece, i limiti molto restrittivi introdotti dall’Epa lo scorso aprile per l’acqua potabile: per Pfoa e Pfos, composti considerati rispettivamente “cancerogeno” e “probabile cancerogeno”, i valori sono pari allo zero tecnico, cioè 4 nanogrammi per litro. Per altre tre molecole, tra cui il GenX, cosiddetto di “nuova generazione”, la soglia sale a 10 nanogrammi per litro. L’Ue, per ora, ha stabilito limiti molto più elevati: la direttiva 2184 del 2020 prevede che non si possano superare i 100 nanogrammi per litro per la somma di venti Pfas e 500 nanogrammi per litro per tutti i Pfas nell’acqua potabile, a partire dal 2026.
Il primo pilastro della nuova iniziativa dell’Epa sul “grande ritorno dell’America” (Powering the great American comeback initiative) sotto la guida del presidente Trump è “Aria, terra e acqua pulita per tutti gli americani” (al link il comunicato stampa: https://www.epa.gov/newsreleases/epa-administrator-lee-zeldin-announces-epas-powering-great-american-comeback). Sarà interessante seguire i prossimi passi di Zeldin, sui Pfas e altre questioni ambientali.
L’immagine in apertura è di Eric Vance per Epa
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