Famiglia
Seggio permanente Onu: Germania denuncia “un asse del no”
Italia, Spagna e Polonia accusate da Berlino di ostacolare la Germania nella sua ricerca di adesioni per conquistare seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il vertice Asem (Asia Europe Meeting) di Hanoi, seconda tappa del viaggio in Asia del Cancelliere tedesco Gerhard Schröder, non si e’ risolto in un successo per la candidatura della Germania a membro permanente del Consiglio di Sicurezza del’Onu.
Secondo quanto riferito dalla delegazione tedesca al vertice, i rappresentanti di Italia, Spagna e Polonia avrebbero impedito che nel documento finale dell’incontro fosse contenuta una dichiarazione di esplicito appoggio alle richieste formulate, unitariamente, da Germania, Giappone, Brasile e India in merito all’aumento dei seggi permanenti.
Il rapporto conclusivo del vertice si limita, dunque, a esprimere il proprio generale assenso “al processo di riforme in corso all’interno delle Nazioni Unite, soprattutto per quanto riguarda l’Assemblea generale e il Consiglio di Sicurezza, in vista di una migliorata rappresentanza, efficienza e e trasparenza delle strutture Onu”. Per la delegazione tedesca, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’evento equivale alla nascita di un “nuovo asse del no”.
Gia’ durante il primo giorno del vertice, del resto, il vice primo ministro italiano, Gianfranco Fini (An), si era pubblicamente pronunciato contro la candidatura della Germania. Una presa di posizione che aveva suscitato un piccato commento da parte del Cancelliere tedesco: “Allora dovrebbero dirlo chiaramente – ha dichiarato Schroder – Vi sono due Stati europei che si candidano per un unico seggio”
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.