Scuola

Insegnanti di sostegno nelle scuole paritarie, il fondo cresce di 50 milioni

Arrivano 163,4 milioni di euro per gli insegnanti di sostegno nella scuola paritaria, con un aumento di 50 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Fish chiede la convocazione dell'Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica

di Sara De Carli

bambino di spalle con la cartella

Il 1° febbraio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato due decreti, in corso di registrazione, che prevedono uno stanziamento di oltre 750 milioni di euro a favore delle scuole paritarie per l’anno scolastico 2024/2025. Di essi, 163,4 milioni di euro vanno per il sostegno agli studenti con disabilità, con un aumento di 50 milioni di euro rispetto allo scorso anno.

Commentando i 50 milioni in più per l’inclusione degli alunni con disabilità, il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, afferma che «questa somma rappresenta un passo importante verso il rafforzamento del diritto all’inclusione e alla qualità educativa degli studenti con disabilità, riconoscendo l’importanza di garantire pari opportunità di apprendimento e partecipazione per tutti. Applaudiamo allo stanziamento delle risorse, ma nello stesso momento ribadiamo che è indispensabile che l’Osservatorio recentemente ricostituito sia convocato al più presto. La scuola inclusiva non può rimanere solo un obiettivo teorico. Serve un confronto stabile ed operativo per affrontare le tante criticità ancora presenti: stanziamenti di somme senza un’analisi approfondita sui problemi strutturali dell’inclusione scolastica rischiano di diventare mere operazioni simboliche, invece di produrre cambiamenti tangibili. È fondamentale che le istituzioni ascoltino le esigenze reali delle famiglie e degli studenti con disabilità».

Suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche, membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, in passato presidente della Fidae Lombardia, commenta così la notizia: «Dobbiamo essere chiari: siamo grati per la cifra stanziata, ma dobbiamo compiere un’operazione verità: se un allievo costa 7mila euro, i 700 euro stanziati a studente possono migliorare la situazione? Spero non si alzi il solito coro dei detrattori che vedono come sprecati i soldi dati alle paritarie, perché con quei soldi lo Stato risparmia: diversamente il costo a studente si innalzerebbe a 10mila euro. Non voglio sembrare irriconoscente nei confronti del ministro e del Governo, tuttavia desidero che il campanello d’allarme continui a suonare». Alfieri ricorda come il prossimo 10 marzo ricorrerà il venticinquesimo anniversario di della legge 62/2000, che ha istituito il sistema pubblico dell’istruzione: «Una legge incompiuta e quello che non si è fatto in 25 anni non lo si può fare in pochi mesi».

Foto di Chris Hardy su Unsplash

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