Famiglia

Vittadini: “Le banche sostengano le piccole medie imprese

Il presidente della Fondazione per la sussidiarietà auspica che il sistema creditizio sappia prestare denaro alle Pmi non solo in un'ottica di breve periodo

di Francesco Maggio

Basta con logiche politiche, più sostegno alle Pmi. E’ questa la parola d’ordine del presidente della Fondazione per la sussidiarieta’, Giorgio Vittadini, ha voluto evidenziare, intervenendo a un convegno a Milano, i nodi principali per il futuro del sistema bancario italiano. ”Anzitutto – ha affermato – per favorire lo sviluppo del Paese il sistema bancario deve sostenere concretamente le Pmi, finanziandone la ricerca e l’internazionalizzazione. Nella concezione del credito occorre finirla con logiche politiche che nulla hanno a che fare con le ragioni della convenienza e dell’efficienza, come dimostrato dai casi Parmalat, Cirio e Bond Argentina”. Per Vittadini, infatti, la realta’ attuale e’ che ”le Pmi sono costrette ad essere dipendenti dal debito a breve termine, perdendo cosi’ la possibilita’ di poter competere e svilupparsi”. A dimostrazione di questa tesi il presidente della fondazione per la sussidarieta’ ha citato i dati Istat, secondo i quali, tra il 1996 e il 2003 gli occupati nella grande industria sono diminuiti di quasi il 18%, mentre l’intero sistema dell’industria e dei servizi ha visto una crescita occupazionale pari al 2,2%”. Per Vittadini, ”sono dunque le Pmi a sostenere l’economia e l’occupazione”. In questo quadro, ha concluso, ”il loro mancato finanziamento risponde a una logica suicida sia per le banche che per il sistema produttivo italiano”

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