Volontariato
Eroe europeo dell’anno: è il papà di Slow Food
Carlo Petrini è tra i personaggi insigniti da Time. E lui ringrazia accogliendo a Bra 5000 contadini da tutto il mondo
“Mi sono fatto spiegare in che senso io sarei un eroe”, dice Carlo Petrini in un’intervista su Repubblica. “Mi hanno detto che è uno che lavora duro per realizzare un progetto impossibile. E allora va bene”.
Si riconosce in questa definizione, Carlo Petrini, che accetta la nomina a “eroe europeo dell’anno” da parte di Time. Grazie a lui infatti sono nate molte realtà che potevano sembrare utopie impossibili: Slow Food nel 1989; Cheese, salone dedicato ai formaggi, nel 1997; il Salone del gusto di Torino nel 1998; la Laurea in Scienze gastronomiche, che ha aperto ieri i suoi corsi. Tutto a partire da un’unica idea: il piacere del gusto. Perchè, dice, “è schifosamente classista pensare che solo le classi abbienti debbano godere”.
L’ultima sfida di Petrini è Terra Madre, un incontro dei produttori di tutto il mondo, che si rittroveranno a Torino dal 20 al 23 ottobre per parlare di biodiversità e di modelli sostenibili per la produzione del cibo. Una globalizzazione virtuosa del sapere contadino, con più di 5000 presenze provenienti da 132 paesi. Qualcuno è già arrivato, e alloggia direttamente dai contadini delle langhe. Ma si aspettano ancora i contadini del Ladak: coltivano migli e allevano yak a 3500 metri di altitudine. “Quando torneranno a casa sapranno di essere meno soli”, spiega Petrini.
Altro che la globalizzazione dei gusti.
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