Cultura

Chiusura dell’ospedale di Emergency. Ultime notizie da Kabul

Emergency ha diffuso un comunicato per fare chiarezza sulle notizie di queste ore sulla chiusura del Centro chirurgico

di Antonietta Nembri

Emergency ha diffusoun nuovo comunicato dopo le numerose richieste e telefonate pervenute alla sua sede milanese, per raccontare i fatti accaduti ieri, giovedì 17 maggio, nel suo ospedale di Kabul e per fare chiarezza sulle notizie diffuse da varie agenzie.
“Nella tarda mattinata di ieri un gruppo della polizia religiosa talibana, composto da circa 25 persone, è entrato con la forza nell?ospedale di Emergency scavalcando il muro di cinta e minacciando il personale dell?ospedale. Il gruppo, armato di kalashnikov e fruste, – si legge nel comunicato – ha imposto a tutti i membri dello staff nazionale e internazionale di Emergency presenti in ospedale di inginocchiarsi, tenendoli sotto il tiro delle armi per quasi due ore. Alcuni di loro sono anche stati picchiati con rami strappati dagli alberi e usati come frusta. Tre membri dello staff locale sono stati arrestati con l?accusa di “aver opposto resistenza” e non ancora rilasciati.
Il coordinatore medico dell?ospedale, Kate Rowlands, ha immediatamente chiamato il responsabile del Ministero degli Esteri talibano e il responsabile della sicurezza, i quali hanno subito effettuato un controllo, verificando che la gestione dell?ospedale rispettava gli accordi sottoscritti con loro”.
Questo grave fatto non consente quindi all’associazione umanitaria italiana di condurre l?ospedale garantendo sicurezza allo staff e ai pazienti: per questa ragione Emergency ha per il momento sospeso le attività e provveduto al trasferimento altrove di tutti i pazienti, fornendo loro i farmaci necessari per continuare le cure, mentre quelli in via di guarigione sono stati dimessi.
Gino Strada e gli altri responsabili del Progetto in Afganistan stanno cercando di fissare incontri ai massimi livelli con le autorità talibane per chiarire la situazione e decidere se e quando sia possibile una ripresa delle attività, al fine di fornire alla popolazione di Kabul, ormai ridotta allo stremo, l?assistenza medico-chirurgica di cui ha bisogno.
Va ricordato che il Centro Chirurgico per Vittime di Guerra di Kabul, finanziato dalla Cooperazione italiana, era stato aperto il 25 aprile scorso e gli accordi con il Ministero della Sanità Talibano erano stati firmati da entrambe le parti il 13 dicembre 2000.

L’associazione umanitaria italiana continuerà a tenere aggiornate le informazioni da Kabul sul suo sito: www.emergency.it

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.