Cultura

Vaticano, Martino: serve nuova cooperazione allo sviluppo

Rendere più efficace la cooperazione allo sviluppo. Monsignor Martino lo dice a Londra di fronte al mondo della finanza

di Emanuela Citterio

Il cardinal Renato Martino è la “voce” del Vaticano sulle questioni dello sviluppo dei Paesi poveri. E oggi il porporato è intervenuto a Londra durante la XVI Conferenza Bancaria promossa dalla Camera di Commercio italiana per il Regno Unito, in corso a Londra stamani con la partecipazione dei maggiori esponenti del mondo finanziario britannico. ?Esiste un modello europeo per la crescita globale economica e sociale??: è il tema della XVI Conferenza Bancaria, che annualmente fa il punto sui principali problemi bancari. Il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, con riferimento al contributo dell?Europa allo sviluppo dei Paesi poveri, ha offerto alcuni spunti di riflessione per dare allo sviluppo stesso un orientamento ad essere più umano, più integrale, più solidale e sostenibile. In particolare il porporato si è soffermato sull?urgenza di migliorare il funzionamento della cooperazione allo sviluppo ed ha fornito in proposito alcuni dati di rilievo. I progetti in corso sono oltre 63.000, condotti sulla base di approcci diversissimi quanto a criteri di approvvigionamento, nonché di valutazione degli impatti sociali ed ambientali; molti progetti perseguono nella stessa zona obiettivi analoghi e comportano duplicazioni; altri si propongono obiettivi desiderabili ma di fatto concorrenti, creando tensioni invece di scioglierle. Inoltre l?azione di cooperazione allo sviluppo soffre di lungaggini burocratiche, imponendo ai Paesi beneficiari oneri pesanti per far fronte alle richieste di supervisione e di valutazione da parte dei donatori. ?Ciò dimostra ? ha detto il cardinale Martino ? quanto sia concreto e urgente l?obiettivo di un miglior funzionamento di tutto il meccanismo della cooperazione?. Secondo il Presidente di Giustizia e Pace occorre poi un aumento dei fondi disponibili, con la conseguente necessità di nuove fonti di finanziamento. ?Alcuni governi ? ha rilevato il cardinale ? si stanno muovendo significativamente in questa direzione, con l?incoraggiamento e il sostegno morale del Santo Padre e della Santa Sede?. E ha ricordato in proposito l?iniziativa del governo britannico denominata International Finance Facility e le proposte dei governi francese e brasiliano. Il cardinale Martino alla Conferenza Bancaria di Londra sul modello europeo di crescita globale economica e sociale ha richiamato l?attenzione dei partecipanti sull?esigenza di promuovere un?autentica democrazia economica tramite un adeguato governo del mercato, così che tutti gli attori, forti e deboli, grandi e piccoli, abbiano una opportunità reale di comunicare con gli altri, di scambiare, di creare legami. Questo spazio di comunicazione non è un dato di natura: deve necessariamente essere costruito e preservato anche mediante l?esercizio dell?autorità pubblica. Non è mancato infine nell?intervento del porporato un richiamo sull?esigenza che i modelli di sviluppo non mortifichino la straordinaria ricchezza e diversità presente in Europa.


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