Mondo
Emergenza locuste in Africa, la FAO lancia l’allarme
In arrivo per ottobre un'invasione che mette a rischio un terzo dei raccolti agricoli
Se entro un mese non si interverra’ nella lotta alle cavallette, sara’ la catastrofe per tutti.
Lo ha dichiarato Jacques Diouf, direttore generale della Fao.
Le previsioni dell’organizzazione Onu sull’alimentazione Fao sono drammatiche: la popolazione dell’Africa occidentale, che aveva gia’ risentito negli anni scorsi della siccita’ durata tre anni, rischia di perdere il 40% dei pascoli, il 20% dei raccolti e il 25% della produzione complessiva.
Intanto gli Stati Uniti criticano la Fao d’aver gestito male la crisi causata dalle cavallette in Africa. Tony Hall, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Fao, ha accusato l’organizzazione di aver risposto con troppa lentezza all’emergenza, trascurando l’invio di esperti nell’area e utilizzando male i propri fondi.
Jacques Diouf ha parlato dell’impegno della sua organizzazione sottolineando che questa e’ la peggiore piaga degli ultimi 15 anni, e che il problema dei fondi rallenta l’operativita’ della Fao.
L’impegno economico richiesto ai capi di Stato dalla Fao per quest’anno era pari a 100 milioni di dollari, di cui pero’ solo quattro sono effettivamente giunti a destinazione finora.
I fondi richiesti sono indispensabili per frenare il dilagare delle cavallette: si tratta di acquistare insetticidi, prestando attenzione a che non siano dannosi per l’uomo e l’ambiente.
Le cavallette che hanno già invaso tra i tre e i quattro milioni di ettari si possono spostare per 200 chilometri al giorno in fitti sciami, grandi come l’intera citta’ di Roma. Gia’ infestati sono il Senegal, la Mauritania, il Mali e il Niger. il paese in peggiori condizioni e’ la Mauritania con oltre un milione e mezzo di ettari ormai inutilizzabili.
Se non si procederà con un intervento tempestivo, gia’ dall’inizio del 2005 il fenomeno diventerebbe incontrollabile e le cavallette che potrebbero riprodursi in Libia e Marocco si muoverebbero, triplicate, verso occidente.
L’Africa nord occidentale verra’ invasa a ottobre, lo stesso mese dell’invio di una commissione della Fao per verificare la quantita’ di aiuti necessari.
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