Famiglia

Minori: in 10 anni ospitati in Italia 23mila bambini di Chernobyl

Grazie al progetto Chernobyl di Legambiente Solidariet

di Gabriella Meroni

Grazie al progetto Chernobyl di Legambiente Solidarieta’ in dieci anni sono stati ospitati in Italia durante l’estate circa 23 mila bambini provenienti da Ucraina, Bielorussia e Russia. Ben cinquemila di questi nella sola Lombardia, una media di 500 all’anno. In occasione del decennale della iniziativa alcuni esponenti di Legambiente e dei comitati Chernobyl sono stati ricevuti in Consiglio regionale della Lombardia dal presidente Attilio Fontana. ”Abbiamo voluto ricordare qui in Consiglio – ha detto Fontana – dieci anni di ospitalita’ verso i bambini vittime del disastro nucleare di Chernobyl a dimostrazione della sensibilita’ del Consiglio verso chi soffre”. Fontana, dopo aver ricordato che anche recentemente la Regione Lombardia e’ stata tra le prime a offrire la propria disponibilita’ ad accogliere nei propri ospedali bambini e adulti feriti nella tragedia di Beslan, ha sottolineato che ”questi interventi umanitari sono resi possibili soprattutto grazie alla disponibilita’ e alla collaborazione delle realta’ e delle associazioni di volontariato che operano sul territorio”. Il progetto Chernobyl, hanno sottolineato Barbara Meggetto e Gianfranco Brendolise del Coordinamento regionale della Lombardia dei Comitati Chernobyl di Legambiente Solidarieta’, unisce forze laiche e cattoliche, e oltre all’ospitalita’ in Italia per i bambini prevede anche interventi di aiuto nei luoghi di origine: l’ospitalita’ dei bambini delle zone contaminate ha soprattutto uno scopo terapeutico. La vita presso le famiglie, le vacanze, un programma di visite mediche, la lontananza dalle zone contaminate unita ad una alimentazione sana e senza radionuclidi permette infatti ai bambini di perdere dal 30 al 50% del cesio 137 assorbito e ne aumenta le difese immunitarie. ”E’ quanto ha dimostrato scientificamente – ha detto Gigi Vecchi di Legambiente – uno studio dell’Enea”.


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