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India: aggressione a suore di Madre Teresa, donne le difendono

Ad agire sono stati gruppi fondamentalisti indù, che hanno accusato le religiose di fare proselitismo. All'aggressione si sono opposte alcune donne

di Gabriella Meroni

Quattro suore di Madre Teresa sono state aggredite nella periferia di Kozhikode, un distretto del Kerala. Le missionarie sono ricoverate in ospedale. Secondo l’agenzia AsiaNews del Pontificio Istituto Missioni Estere, “dietro l’attacco, avvenuto sabato scorso, il primo contro delle suore in questo Stato dell’India sudoccidentale, ci sarebbero membri dei partiti fondamentalisti indu’, gia’ responsabili di numerose aggressioni a cristiani nella zona”. La polizia ha arrestato 15 uomini sospettati di aver partecipato all’attacco. Le suore, in compagnia di due sacerdoti dello stesso istituto, si erano recate in un villaggio indu’ con la loro ambulanza, per portare cibo e aiuti alla popolazione. Qui abitano per la maggior parte dalit, che vivono ai limiti della sopravvivenza. Al loro arrivo, un gruppo di uomini hanno avvicinato l’autista chiedendogli il motivo della visita e sefossero venuti per convertire gli indu’. Gli aggressori hanno iniziato a picchiare l’autista e con spranghe di ferro hanno rotto i vetri dell’ambulanze. Hanno poi assalito i missionari strappandogli le croci che portavano al collo e ferendo le 4 suore ora ricoverate in ospedale. All’aggressione si sono opposte alcune donne del villaggio che gridando hanno impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. In un’intervista ad AsiaNews, suor Angelette, madre superiora delle Missionarie della Carita’ in Kerala, ha detto che scopo della visita era portare aiuti ai “piu’ poveri dei poveri, gente ai margini, nell’indigenza piu’ completa”. Mons. Joseph Kalathip arambil, vescovo di Calicut, dopo aver visitato le missionarie ha dichiarato che sottoporra’ l’incidente all’amministrazione statale.


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