Mondo

Iraq: Un ponte per …, arrivano le margherite di pace

Sono il nuovo simbolo della pace, ideato da 'Un ponte per...' per tenere viva l'attenzione su Raad, Manhaz, Simona e Simona, rapiti a Baghdad il 7 settembre mentre lavoravano, e ancora nelle mani d

di Paul Ricard

Una, cento, mille margherite, da ”raccogliere” on line e appendere in casa, in ufficio, a scuola, per strada, sul motorino, sull’ automobile, ovunque possano ”fiorire”: sono il nuovo simbolo della pace, ideato da ‘Un ponte per…’ per tenere viva l’attenzione su Raad, Manhaz, Simona e Simona, rapiti a Baghdad il 7 settembre mentre lavoravano, e ancora nelle mani dei loro sequestratori. ”Quattro margherite tenaci sbocciate nella terra salata. Aiutiamole a crescere. Liberate la pace!”: e’ questa l’ iniziativa preannunciata ieri dall’organizzazione umanitaria, che intende ”rompere la bolla mediatica e arrivare direttamente alla gente”. Un po’ come e’ successo con la bandiera della pace, che e’ diventato un simbolo adottato da tutti con grande successo. ”Con questa iniziativa – affermano i responsabili dell’ ong – chiediamo di far crescere le nostre margherite e invitiamo a pensarle ogni giorno per dare una testimonianza di solidarieta’, finche’ non saranno liberate tutte”. ”L’idea delle margherite non e’ nostra – spiegano – ce l?ha suggerita una lettera di Simona pochi giorni prima del sequestro. Pensiamo sia il messaggio piu’ sincero da offrire”. ‘Un ponte per…’ invita a ”disegnare, costruire, scrivere, immaginare e diffondere” le margherite. I volontari in questi giorni le hanno costruite, con del filo di ferro o di rame, e ce n’e’ un certo numero a disposizione (”gratuitamente”) di chiunque voglia recarsi presso la loro sede a prenderle. L’ iniziativa on line, invece, e’ in via di definizione, e nelle prossime ore sara’ possibile connettersi al sito per ricevere tutte le informazioni e per inviare materiale, che poi sara’ raccolto e documentato. ”E’ un’ iniziativa – precisano – che si sviluppera’ giorno per giorno, arricchendosi quotidianamente di nuove cose”. L’ idea del nuovo simbolo, le margherite appunto, nasce da una mail inviata da Simona Pari a un’ amica prima del sequestro. Ecco un estratto del messaggio: ”Di prima mattina avevamo appuntamento con lo sceicco per discutere del progetto scuole. Ci ha raccontato dei suoi fedeli uccisi mentre marciavano pacificamente, padri di famiglia. Io gli ho raccontato di Enzo. Abbiamo pianto sui morti comuni, un cordoglio italiano-iracheno. Ci ha detto di essere forti. In questi giorni rimane poco spazio per sperare; il dolore e’ dappertutto. Poi alla sera e’ tornato, ci ha fatto una sorpresa: due piante di margherite. Voleva farci sorridere. ‘Dopo avervi viste cosi’ depresse questa mattina non sono riuscito a riposare tutto il giorno’. E lo dice uno che da un anno vede morire amici, conoscenti. ‘Ho scelto questo fiore perche’ e’ l’unico che riesce a crescere nella terra salata. E’ come voi: vive e cresce anche in una condizione negativa’. ‘Allora smettetela di essere tristi, siete una delle cose piu’ preziose che abbiamo. E soprattutto voglio riposarmi’. Ci ha fatto sorridere. A me e’ toccata la margherita rossa solitaria, con lo stelo lungo. A Simo quella rosa e carnosa. Simona”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA