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Rosa Rinaldi, un impegno forte per il Rwanda

La vicepresidente della Provincia di Roma illustra a Vita i suoi impegni culturali e economici per il Rwanda

di Joshua Massarenti

Rosa Rinaldi 49 anni, due figli e una vita spesa nel sindacato, da delegata nell’amministrazione provinciale di Milano della funzione pubblica Cgil, fino alla segreteria nazionale e poi nella Fiom. Dal 2003, è vicepresidente della Provincia di Roma, con deleghe sugli assessorati alle politiche giovanili e della formazione professionale e alle politiche della tutela ambientale. Dopo aver soggiornato ufficialmente in Rwanda per partecipare nell?aprile scorso alle commemorazioni del genocidio, sono nati progetti che privilegiano la cooperazione decentrata.

Vita: Vicepresidente, Rinaldi, quali sono stati i motivi di questo viaggio?
Rosa Rinaldi: Bisognerebbe risalire alle iniziative politiche e culturali che la Provincia di Roma ha organizzato nel gennaio scorso sulla memoria, i genocidi e le leggi razziali. In prima battuta, abbiamo affrontato il tema della Shoah. Dal genocidio degli ebrei, il passo è stato breve per affrontare lo sterminio rwandese. Con le sollecitazioni di Antonio Calbi, la Provincia ha siglato un accordo finanziario con il teatro Eliseo di Roma per portare Roma Rwanda94. Il viaggio della nostra delegazione ha avuto quindi tre motivi: vedere lo spettacolo in Rwanda, rispondere all?invito delle autorità rwandesi ad assistere alla decima commemorazione del genocidio e infine, scoprire le realtà sociali e economiche di un Paese alle prese con sfide impensabili.

Vita: Che frutti ha portato questo viaggio in materia di cooperazione?
Rinaldi: Tanti, direi. In Rwanda, abbiamo incontrato associazioni, autorità laiche e religiose, chiedendo loro le necessità di cui più avevano bisogno. La nosta logica essendo quella di finanziare progetti che ci vengono proposti dal basso. Al nostro ritorno, ci è giunta dal prefetto di Kibungo, parlo di una delle province più povere del Paese, la richiesta di intervenire sulla sua rete idrica. Dopo aver espresso la sua disponibilità per interventi strutturali, la Provincia di Roma ha ricevuto poche settimane fa dal Ministero degli affari esteri italiano l?autorizzazione di una gemellaggio con Kibungo che vorremmo sigillare ufficialmente a fine settembre durante la tournée di Rwanda94. Inoltre, finanzieremo tre progetti del Nunzio Apostolico. Due sulla rete idrica di Kibeho e di Kigali-Gikongo, e uno sull?Aids, il vero flagello della società rwandese, nella provincia di Butare. Infine, avviaremo una collaborazione con il Ministero della Cultura e della Gioventù rwandese con progetti di sviluppo dedicati ai giovani e scambi culturali tra la nostra Provincia e il Rwanda.

Vita: Mi colpisce nel suo caso come la cultura sia stata il punto di partenza per progetti di cooperazione sociale e economica?
Rinaldi: Già, ma aiutare un Paese senza conoscerne a fondo la storia è molto limitativo. I finanziamenti per Rwanda94 sono importanti (circa 100.000 Euro, ndr), ma ne è valsa la pena. Tuttavia i problemi non mancano. Mi riferisco alla finanziaria di Berlusconi che sta bloccando i bilanci e gli impegni già presi delle amministrazioni locali. Di solito, il governo annuncia tagli sui bilanci a venire. Per la prima volta, lo fa su quelli passati. Noi dovremo assestare il nostro a settembre. Per quello nuovo, a dicembre, i finanziamenti per il Rwanda saranno approvati senza ritocchi sostanziali.

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