Attivismo

Giubileo: la carica dei 1.500 volontari (c’è ancora posto per candidarsi)

Si occupano e si occuperanno di offrire supporto ai pellegrini in tutto il territorio cittadino e in diversi ambiti: dalle informazioni logistiche ai trasporti, dalle indicazioni pratiche per l’assistenza sanitaria o l’accompagnamento delle persone con disabilità alla distribuzione di materiale culturale e informativo. Una macchina che si è messa in moto grazie al Terzo settore

di Chiara Ludovisi

Giubileo chiama, Terzo settore risponde: e da questa risposta nasce “Vol.A in rete”, un progetto realizzato da CSV Lazio ETS e Forum Terzo Settore Lazio APS e promosso dal Dipartimento Protezione Civile Roma Capitale e dal Dipartimento Politiche sociali e Salute dell’assessorato Politiche sociali e Salute di Roma Capitale.

Oltre 1.500 sono i volontari (ma il numero è in continuo incremento e varia soprattutto a seconda degli eventi in programma) scesi in campo – o che scenderanno in campo nei prossimi mesi – per offrire supporto ai pellegrini in tutto il territorio cittadino e in diversi ambiti: dalle informazioni logistiche ai trasporti, dalle indicazioni pratiche per l’assistenza sanitaria o l’accompagnamento delle persone con disabilità alla distribuzione di materiale culturale e informativo.

Tutto questo è possibile grazie a un’ampia rete di organizzazioni di Terzo settore del territorio (qui l’elenco completo), che stanno così offrendo non solo un supporto pratico alla città e alla comunità, ma anche una testimonianza vivente di come il volontariato possa integrarsi nel territorio e lavorare insieme alle istituzioni, nell’interesse comune  e in progetti condivisi. 

Gli spazi di “Vol.A”

Dal punto di vista operativo, “Vol.A in rete” dispone di diversi spazi: il primo è il portale dedicato (https://www.accoglienzagiubileo.it/) , che contiene tutte le informazioni sul progetto e da cui è possibile offrire la propria candidatura: si può offrire la propria disponibilità anche soltanto per qualche ora, oppure per più giorni. Al progetto partecipano sia volontari per così dire “stabili” delle associazioni, sia volontari “estemporanei”, che in occasione del Giubileo vogliono sperimentarsi e offrire il proprio aiuto. 

Per candidarsi, bisogna prima registrarsi al sito di Csv Lazio: una volta fatto il login, sarà possibile accedere al calendario dei prossimi eventi in programma e segnare la propria disponibilità. Il secondo spazio del progetto sono i 24 “Punti fissi” distribuiti in tutti i municipi di Roma (qui la mappa), pensati per fornire informazioni e una prima risposta ai pellegrini venuti a Roma per l’evento giubilare; e le 12 Unità mobili (qui la mappa) che attivate in occasione degli eventi giubilari di maggiore affluenza. 

Cosa fanno i volontari?

Le volontarie e i volontari forniscono informazioni logistiche su come raggiungere luoghi sacri e attrazioni turistiche e sugli eventi legati al Giubileo, distribuiscono materiale informativo, piantine di Roma, calendario degli eventi e anche semplicemente bottigliette d’acqua.

Sono in grado di assistere i pellegrini in diverse lingue e di orientare le persone in difficoltà ai servizi del territorio (Pronto Soccorso, Sos – sala operativa emergenze sociali, ecc.). Inoltre, Vol.A in Rete sarà, nel corso dell’anno giubilare, ideatore e promotore di eventi sociali e culturali, che i volontari contribuiranno a diffondere, per favorire la partecipazione dei pellegrini. 

La sinergia tra Roma Capitale e giubilare

L’importanza del progetto e di questa sinergia tra Roma Capitale e giubilare, Protezione civile e Terzo settore è stata evidenziata anche dal sindaco Gualtieri, in un video che introduce alcune “Pillole formative” dedicate proprio alla formazione all’accoglienza

Una guida per diventare volontari

Sul sito del progetto è poi disponibile una Guida alla candidatura, per chi volesse diventare volontario. Proprio la formazione è infatti uno dei punti di forza imprescindibili del progetto: i nuovi volontari – quelli ciò che non sia già stati formati nell’ambito di un’associazione – parteciperanno infatti a un corso di 18 ore, in cui saranno istruiti sulle attività e le modalità di svolgimento del loro lavoro. Ognuno di loro avrà poi un turno di riferimento e non sarà mai lasciato solo, durante l’attività. 

Lo scopo e il senso di un servizio alla città

«Il progetto è particolarmente significativo per diverse ragioni», spiega Cristina De Luca, presidente di Csv Lazio. «Innanzitutto, perché è un servizio alla città per un evento così importante e particolare come il Giubileo. In secondo luogo, perché offre la possibilità di partecipare attivamente sia a chi ha fatto volontariato, sia ai cittadini che non lo hanno mai fatto e che vogliono testimoniare ora l’idea di un impegno civico. In terzo luogo, perché in questa occasione abbiamo la possibilità, con le tante associazioni che partecipano, di valorizzare e far conoscere anche quello che il volontariato fa per la città e per la comunità tutta intera».

Tante sono le persone che stanno offrendo la propria disponibilità. «Sta arrivando un numero importante di richieste, anche da altre regioni», riferisce Francesca Danese portavoce di Forum Terzo Settore Lazio. «Noi puntiamo a far sì che ci sia un’interazione anche con le nostre reti, sia regionali che nazionali. Incredibilmente, abbiamo anche diversi giovani: età molto diverse s’incrociano all’interno delle strutture. Ogni municipio ha almeno due Punti fissi gestiti dalle nostre reti associative: questo è un elemento significativo del progetto, perché la città che accoglie il Giubileo deve avere una rete intorno. Altro elemento significativo è che per la prima volta Protezione civile, volontariato, amministrazione e Terzo settore lavorano insieme e si coordinano: questo è molto importante, considerando anche i problemi che abbiamo avuto in altre occasioni. Ricordo per esempio l’accoglienza della popolazione afghana, o di quella ucraina: lì, a fronte di un lavoro delle associazioni per offrire assistenza e supporto in vari ambiti, spesso le persone venivano trasferite, anche fuori regione, senza alcun preavviso. Questo vanificava il nostro impegno e il nostro lavoro. Ora, si realizza una collaborazione reale ed efficace: anche i volontari della Protezione civile iniziano a sentire che il Terzo settore è uno e che loro sono con noi».

Le immagini sono di Csv Lazio – Forum Terzo settore Lazio

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