Famiglia
Immigrazione: cadaveri lungo coste meridionali della Tunisia
Scoperti corpi di persone, tra cui donne e bambini, originarie dell'Africa sub sahariana la cui destinazione finale era probabilmente l'Europa
Alcuni cadaveri di persone apparentemente originarie dell’Africa subsahariana sono stati trovati nel corso di questa ultima settimana sulle coste meridionali della Tunisia, nella zona di Zarzis. Lo rivela il periodico Realites citando fonti ufficiali. Tra i cadaveri – precisa il settimanale – ci sarebbero quelli di numerose donne, bambini e anche alcuni neonati. Mancando i documenti d’identita’, l’origine di queste persone non ha potuto essere stabilita con unica certezza e’ che erano per la maggior parte gente di colore, il che – spiegano le autorita’ locali – pone dei problemi per il rimpatrio delle salme.
Le coste che da Zarzis, quasi al confine con la Libia, vanno verso nord dispiegandosi lungo il golfo di Gabes sono da tempo letteralmente l’ultima spiaggia dei disperati che partono su imbarcazioni di fortuna dalla Libia verso nord, ossia verso l’Italia come destinazione finale o come ponte per l’Europa. I pescatori locali raccontano che spesso capita loro di soccorrere in mare naufraghi di questi traghetti della miseria, o come, altre volte, poveri resti umani rimangono impigliati nelle loro reti. Sulle spiagge, poi, le correnti portano quasi ogni giorno dei corpi. Le autorita’ tunisine non forniscono dati ufficiali aggiornati. Nessuno, in ogni caso, potra’ mai contare realmente quante sono le vittime di questo esodo tra il sud povero e il nord ricco di questa parte del mondo.
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