Alluvione 2023

Alluvione Emilia-Romagna, Toscana e Marche, arriva il risarcimento per il Terzo settore

Con un'ordinanza, il Commissario straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dalle devastanti alluvioni che hanno interessato l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche apre l'accesso ai contributi per i danni subiti nel maggio di due anni fa

di Gabriella Debora Giorgione

organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni ed enti privati costituiti per il perseguimento senza fini di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore, e ad associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche: questi gli enti del Terzo settore che potranno accedere alla piattaforma Sfinge e inoltrare le domande per il risarcimento dei danni subito a causa gli eventi alluvionali del 2023.

Lo stabilisce l’Ordinanza 39 del 31 dicembre 2024 con la quale il Commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, annuncia la fine dell’istruttoria per il riconoscimento del danno da parte dei comuni territorialmente competenti e provvede, con un primo decreto, alla concessione dei contributi fino al 100 per cento delle spese ammissibili, disciplinandone le modalità.

Imola, 2023: un’immagine dei soccorsi e degli aiuti

Si può chiedere contributo per gli immobili danneggiati che, alla data dell’evento alluvionale, risultavano sede legale e/o operativa degli enti e quelli oggetto delle attività degli enti del Terzo settore. Il contributo riguarda inoltre beni mobili e immobili posseduti dagli enti per l’esercizio delle proprie attività, nonché quelli ereditati anche dopo l’evento alluvionale. 
Sono esclusi i danni a pertinenze e aree esterne ai fabbricati danneggiati, quelli non iscritti al catasto e quelli che risultavano inutilizzati alla data dell’evento.

Per i danni fino a 40mila euro saranno riconosciute fino al 100% delle spese ammissibili, con le seguenti modalità:
– per gli importi fino a 40mila euro il 50% sarà erogato a titolo di anticipazione e la rimanente metà a conclusione della rendicontazione e dei controlli. Nel caso in cui gli interventi fossero già stati realizzati, con debita rendicontazione, la somma verrà saldata in un’unica soluzione;
– per gli importi superiori a 40mila euro sarà riconosciuta una prima quota pari almeno a 40mila euro. Altre risorse finanziarie saranno concesse solo con successivi decreti, fino alla concorrenza dell’importo complessivo del danno riconosciuto. Le modalità di anticipo e saldo, nonché dell’eventualità di interventi già realizzati, sono le medesime degli importi fino a 40mila euro.

L’istanza – che sarà sottoposta a verifica di ammissibilità dal Commissario – deve essere presentata dal legale rappresentante dell’ente del Terzo settore al Comune competente. Alla domanda vanno allegati: la scheda di rilevazione dei danni compilata da un professionista accreditato, la perizia tecnica asseverata sulla riconducibilità diretta dei danni all’alluvione e il progetto degli interventi di ricostruzione.

Qui l’Ordinanza commissariale https://www.vita.it/wp-content/uploads/2025/01/ordinanza-n-39-2024-allegati-revisionati-1-1.pdf

foto: Ufficio stampa sindaco di Imola, Marco Panieri

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