Inclusione sociale

Present4Future, così 3mila giovani diventano protagonisti senza i pregiudizi degli adulti

Il progetto promosso da Bper Banca in collaborazione con il Gruppo Abele, avviato nel 2022 a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova, ha coinvolto anche duemila cittadini adulti e favorito il dialogo intergenerazionale. Tra le tante attività svolte, anche la realizzazione del podcast “Sei Città”

di Redazione

Centotrenta attività che hanno intercettato oltre tremila giovani tra i 14 e i 24 anni, e duemila cittadini delle comunità locali, favorendo la nascita di accordi formali e nuove progettualità. I risultati raggiunti da Present4Future evidenziano l’efficacia di un modello basato su una collaborazione pubblico-privata e su una gestione flessibile, capace di adattarsi alle specificità dei territori coinvolti. Questi elementi sono stati ribaditi nei giorni scorsi al Bper Forum di Modena, l’evento conclusivo dedicato al progetto promosso da Bper Banca in collaborazione con la Fondazione Gruppo Abele. L’iniziativa, nata nel 2022 e attiva in sei città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova), aveva l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale attraverso il dialogo intergenerazionale e una serie di attività educative, culturali e sportive. La serata, condotta dallo scrittore e giornalista Valerio Millefoglie, tra gli altri ha visto la partecipazione del presidente di Bper, Fabio Cerchiai, del presidente della Fondazione Gruppo Abele, don Luigi Ciotti, e di numerosi educatori e giovani delle comunità territoriali coinvolte nel progetto.

Stretta di mano tra Fabio Cerchiai e don Luigi Ciotti, a Modena

Nel corso di oltre due anni di attività, Present4Future ha rigenerato spazi pubblici trascurati, promosso percorsi di educazione e contrastato l’abbandono scolastico attraverso iniziative mirate. Sono stati creati sportelli psicopedagogici, organizzati corsi di alfabetizzazione per giovani di origine straniera e avviate attività di sensibilizzazione su temi di interesse collettivo come la legalità, la lotta alle mafie e la violenza di genere. Il progetto ha inoltre dato vita al podcast “Sei Città”, realizzato in collaborazione con Storielibere.fm, scritto e narrato da Valerio Millefoglie: un racconto collettivo delle periferie urbane attraverso le voci dei giovani partecipanti, e alla pagina Instagram @present4futureitalia, uno spazio dove i ragazzi hanno potuto esprimersi liberamente e sviluppare competenze digitali.

«Present4Future rappresenta un progetto che incarna pienamente il nostro impegno per la sostenibilità sociale e la crescita delle comunità», ha detto Fabio Cerchiai. «Attraverso il dialogo intergenerazionale e un approccio inclusivo, abbiamo voluto offrire ai giovani strumenti concreti per diventare protagonisti del cambiamento nei territori in cui vivono. I risultati raggiunti sono una dimostrazione tangibile del valore della collaborazione tra enti pubblici, privati e Terzo settore, e confermano quanto sia fondamentale investire nelle nuove generazioni per costruire un futuro migliore per tutti».

Don Luigi Ciotti sul palco del Bper Forum a Modena

«Non possiamo pretendere di curare il malessere dei giovani, se non siamo disposti a curarci maggiormente di loro», ha sottolineato invece don Luigi Ciotti. «Questo significa ascoltarli senza catalogarli, accogliere le loro contraddizioni e le loro proteste verso un mondo adulto che li considera spesso cittadini a metà. Questo progetto ha avuto coraggio, perché ha scelto di andare incontro alla realtà giovanile di oggi senza pregiudizi o paternalismi. Di fare un salto senza rete proprio dentro quelle periferie che a tanti fanno così paura. Di scommettere sul protagonismo dei giovani e sui loro percorsi inediti. Una strada che speriamo non si interrompa, ma che sogniamo ancora lunga. La continuità è infatti un valore chiave negli interventi sociali che ambiscono a creare cambiamenti significativi e duraturi: elaborati nel presente per essere consolidati nel futuro».

Il progetto si è distinto per il suo approccio innovativo, fondato su una co-progettazione che ha permesso di coinvolgere i giovani in modo diretto e attivo, dando particolare attenzione a coloro che vivono in contesti di marginalità.

Credits: foto ufficio stampa Bper

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