Welfare

Enron, inizia il processo

A poco meno di tre anni dalla bancarotta l'azienda texana va alla sbarra

di Redazione

A poco meno di tre anni dalla bancarotta vissuta nel dicembre del 2001, Enron finisce alla sbarra. Proprio oggi, la Corte federale ha avviato le pratiche di selezione della giuria che dovra’ presiedere il processo per frode finanziaria aperto dalle autorita’ statunitensi nei confronti dell’azienda texana. Dopo mesi e mesi di indagini, 30 manager incriminati formalmente – tra cui l’ex presidente Kenneth Lay, l’ex amministratore delegato Jeffrey Skilling e l’ex direttore finanziario Andrew Fastow – e alcuni rei confessi, la societa’ energetica texana fa il proprio ingresso in un aula di Tribunale in prima persona e non solo sullo sfondo come avvenuto nel procedimento aperto contro la sua societa’ di revisione Arthur Andersen, poi condannata per intralcio alla giustizia. Considerata come la ‘madre di tutti gli scandali’, Enron dovra’ rispondere – innanzi alla Corte federale di Houston – per la frode legata ad alcune operazioni finanziarie compiute in Nigeria nel 1999 – in collaborazione con la banca d’affari Merrill Lynch – e servite per gonfiare irregolarmente i propri conti per 12 milioni di dollari. Nel dettaglio, a comparire davanti alla Giustizia, sono due dirigenti di Enron e quattro dirigenti dell’istituto di credito accusati di avere organizzato la cessione fittizia a Merrill Lynch di piattaforme energetiche in Nigeria al fine di inserire in bilancio 12 milioni di dollari di utili. Una cifra non particolarmente alta – la stessa causa non riguarda l’intero schema fraudolento che ha messo in ginocchio l’azienda – ma che potrebbe aprire una breccia nell’intera vicenda Enron. Secondo gli inquirenti il caso della Nigeria – benche’ minore – rappresenterebbe bene, anche per la distanza geografica, l’ampiezza del reticolo di irregolarita’ diffuse compiute dall’azienda e dai suoi manager. La maggior parte di questi – Skilling e Lay in testa – si e’ dichiarato estraneo ad ogni addebito nonostante l’ammissione di colpevolezza per il reato di frode di un pezzo da novanta come Fastow, reo confesso lo scorso inverno.


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