Inserimento lavorativo
Inclusione dei rifugiati, nel 2024 ben 253 imprese hanno ricevuto il logo Welcome dell’Unhcr
Numeri mai raggiunti in precedenza nel riconoscimento conferito alle aziende italiane da parte dell'Agenzia Onu per i rifugiati. Sono 17 le regioni italiane rappresentate, a cominciare dalla Lombardia (74 imprese). i servizi del Terzo settore, ospitalità ed edilizia i servizi più attivi
di Redazione
Oltre 250 aziende candidate al logo Welcome di Unhcr (l’Agenzia Onu per i rifugiati) nello scorso anno e più di 17mila percorsi di inserimento lavorativo promossi dalle aziende candidate. Sono i numeri del successo dell’edizione 2024 del programma “Welcome. Working for refugee integration”, che registra ancora una crescita e un impatto nella promozione dell’inclusione dei rifugiati e la responsabilità aziendale. Le domande presentate nell’anno appena trascorso per ottenere il riconoscimento concesso da Unhcr sono state 253, riferite alle imprese che hanno favorito l’inclusione lavorativa delle persone rifugiate attivando percorsi di inserimento lavorativo a loro dedicati. Il logo viene assegnato annualmente alle aziende che, in base alle proprie possibilità, si sono distinte per aver effettuato nuove assunzioni di beneficiari di protezione internazionale o comunque hanno favorito il loro concreto inserimento lavorativo e sociale, ma anche quelle che hanno incoraggiato la nascita di attività di autoimpiego dei beneficiari di protezione internazionale.
In precedenza, mai era stato registrato un numero così alto di aziende candidate, che risultano in aumento rispetto alle 244 del 2023 (si stima che si raggiungerà il numero di 950 realtà imprenditoriali premiate dal 2017 ad oggi, a testimonianza di un forte e crescente interesse del mondo aziendale per l’integrazione lavorativa dei rifugiati). La cerimonia di conferimento del logo Welcome avverrà anche quest’anno in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, il prossimo 20 giugno.
«Con il loro coraggio, talento e determinazione, le persone rifugiate rappresentano una straordinaria risorsa per l’Italia», dichiara Chiara Cardoletti, rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. «In un momento in cui il Paese affronta una sfida demografica senza precedenti, con bassa natalità e carenza di forza lavoro, l’integrazione lavorativa dei rifugiati può essere una risposta concreta. Queste persone portano con sé esempi di professionalità che possono aiutare a colmare lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze, contribuendo allo sviluppo economico e sociale. L’edizione del 2024 conferma la stabilità e l’impatto crescente del programma Welcome, con risultati degni di nota che rappresentano un segnale importante verso una società più inclusiva».
Le candidature ricevute dall’Unhcr evidenziano una forte diffusione nazionale e diversi settori economici coinvolti. Le aziende provengono, infatti, da 17 regioni italiane, con Lombardia (74) e Piemonte (39) in testa alla partecipazione. La Puglia ha registrato un notevole aumento, passando a 23 candidature dalle 16 dello scorso anno, superando Lazio e Veneto. A livello settoriale, i servizi del Terzo settore, l’ospitalità e l’edilizia sono quelli più rappresentativi, con il settore delle costruzioni che ha registrato 43 candidature: un aumento significativo rispetto alle 29 del 2023.
Quello appena trascorso si presenta come un anno record per numero di percorsi di inclusione lavorativa. I dati preliminari rivelano che quest’anno sono state attivate 17.310 iniziative di inclusione lavorativa per le persone rifugiate, con un aumento del 47% rispetto al 2023. Con questi numeri, si arriverà verosimilmente a quasi 50mila percorsi di inserimento dal 2017. Le agenzie per il lavoro hanno svolto un ruolo fondamentale, contribuendo all’87% di queste opportunità. Anche i contratti di lavoro a tempo indeterminato hanno mostrato una crescita promettente, raggiungendo il 10% di tutte le inclusioni rispetto al 6,61% dello scorso anno.
Tuttavia, sfide come i contratti temporanei, le barriere linguistiche e la limitata partecipazione femminile (19% degli inserimenti totali) rimangono aree su cui concentrarsi ulteriormente. Quest’anno si arricchisce il parterre di aziende di prestigio candidate a ricevere il logo Welcome. Le grandi imprese, infatti, continuano a dimostrare un forte impegno, con 78 candidature quest’anno, sia partecipanti di lunga data, sia nuovi arrivati.
Le iniziative di integrazione dell’Unhcr continuano ad avere un ruolo fondamentale nel promuovere la partecipazione e l’inclusione delle persone rifugiate in tutta Italia. Il successo del progetto Welcome è la riprova del grandissimo potenziale in termine di competenze e professionalità che i rifugiati portano con sé nei Paesi che li accolgono.
“Welcome. Working for refugee integration” è il progetto con il quale Unhcr Italia favorisce l’integrazione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro, promuovendo il più ampio coinvolgimento del settore privato in collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni della società civile, rivolgendosi quindi a tutti gli attori del mondo del lavoro. Lanciato nel 2017 dall’Unhcr in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, da Confindustria, da Global Compact Network Italia e dall’Associazione italiana per la direzione del personale – Aidp, il progetto Welcomeè giunto quest’anno alla sua settima edizione.
Le aziende accreditate potranno esporre e utilizzare il logo nelle loro attività di comunicazione. Parallelamente, e a partire dalla terza edizione del premio, viene assegnato anche il logo We Welcome ad associazioni ed enti pubblici e privati che hanno dato il loro contributo all’inclusione lavorativa dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.
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