Cronache russe
Trump e Putin? I russi d’America: «Destabilizzatori dell’ordine mondiale»
Come impatterà l'insediamento di Trump alla Casa Bianca sulla situazione della guerra in Ucraina? L'analisi di Arkady Yankovsky, ex deputato della Duma russa e attualmente a capo della rappresentanza del movimento “Russia Libera” negli Stati Uniti
La situazione della guerra in Ucraina, con una possibile cessazione delle ostilità e della fase attiva del conflitto, potrebbe evolversi in modo drammatico già nel prossimo futuro, dopo l’insediamento odierno del presidente Trump. Il presidente Zelensky, in una recente intervista con il blogger Lex Fridman, ha espresso il suo desiderio di ottenere garanzie di sicurezza per l’Ucraina, soprattutto da parte del presidente Trump. Zelensky ritiene che Trump possa fermare la guerra in Ucraina e sia in grado di fermare Putin. Come potrebbe accadere tutto ciò? Lo abbiamo chiesto ad Arkady Yankovsky, ex deputato della Duma russa e attualmente a capo della rappresentanza del movimento “Russia Libera” negli Stati Uniti.
Quali sono le somiglianze e le differenze tra Trump e Putin?
Ovviamente, tra Trump e Putin ci sono più differenze che somiglianze. Tuttavia, ciò che li accomuna è che entrambi, oggi, sono attori di grandissimo rilievo che stanno destabilizzando l’ordine mondiale. Putin lo sta già facendo, e in una forma spaventosa. Egli lotta per un nuovo assetto mondiale che riflette la sua biografia, il processo storico e la struttura del potere russo moderno. Putin insisterà per una nuova “Conferenza di Yalta” facendo leva sulla propria forza e sulla forza della Russia, che lui interpreta a proprio modo, e compiendo molti errori.
Anche Trump è un attore di rilievo, disposto a rompere l’ordine mondiale esistente, e probabilmente glielo vedremo fare presto, già dopo il suo insediamento. È arrivato al potere come reazione della società americana alle condizioni interne degli Stati Uniti, principalmente per motivi interni: l’insoddisfazione per le politiche delle precedenti amministrazioni e del Partito democratico. Tuttavia, le sue ambizioni sulla scena internazionale sono grandi, ed è in questo che somiglia a Putin. Anche Trump, a partire dalla propria interpretazione della situazione dei propri errori, destabilizzerà l’ordine mondiale stabilito dopo la Seconda guerra mondiale.
Ma c’è una differenza cruciale tra il sistema di potere americano e quello russo: quello americano è relativamente bilanciato. Esistono istituzioni politiche che, sebbene oggi per lo più subordinate a Trump, sono in grado di limitarne le azioni. Questo distingue la situazione americana da quella russa. Tuttavia, entrambi sono personalità fuori dal sistema che metteranno in discussione l’ordine globale. La grande domanda è: come interagiranno tra loro? Troveranno un terreno comune nei loro interessi o prevarranno le contraddizioni intrinseche tra i due sistemi di governo, alimentate dalle loro ambizioni personali? Questo è il quesito più interessante.
Quali passi intraprenderà Trump verso una pace giusta per l’Ucraina?
La giustizia è un concetto soggettivo. Per Trump, la “giustizia” non è al centro: ciò che conta è l’interesse personale, l’interesse degli Stati Uniti. L’Ucraina è una pedina di scambio, e questo ormai è chiaro a tutti. Se consideriamo gli obiettivi oggettivi della politica estera americana, sia dell’amministrazione precedente che dell’attuale, il focus principale è stabilire relazioni accettabili con la Cina e non perdere terreno rispetto a Pechino in tutti i campi possibili. La Russia è una questione secondaria. Quanto al destino dell’Ucraina, lo ripeto, sarà in secondo piano.
La retorica pubblica sull’Ucraina è spesso ricca di belle parole e appelli morali, ma la politica è sempre cinica, e gli interessi dell’Ucraina verranno sacrificati dall’amministrazione Trump. Tuttavia, con Putin, in questa situazione, Trump potrebbe negoziare da una posizione di forza, e questo offre qualche speranza. Zelensky sembra aver capito la situazione: appare pronto a fare concessioni che fino a poco tempo fa non era disposto a fare. A quanto pare, il team di Trump non è soddisfatto di Zelensky e desidera un nuovo leader in Ucraina con cui negoziare (i poteri presidenziali di Zelensky sono scaduti il 20 maggio 2024, ma le elezioni non si sono tenute a causa della legge marziale). Anche Putin chiede questo. Probabilmente, a breve accadrà. Quindi, la giustizia e una pace equa per l’Ucraina sono un’illusione.
Il presidente eletto Donald Trump e il vicepresidente eletto JD Vance a una cerimonia per la deposizione di una corona sulla tomba del Milite ignoto al cimitero nazionale di Arlington domenica 19 gennaio [associated Press / LaPresse]
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