Mondo

Parigi appoggia l’Onu: l’invasione dell’Iraq è stata illegale

Parigi è intervenuta dopo che gli Usa e alcuni dei Paesi della "coalizione" avevano replicato in modo stizzito alle parole di Annan, in particolare il presidente Bush

di Paolo Manzo

Parigi si schiera al fianco di Kofi Annan nella nuova disputa con Washington sulla legittimità dell’invasione dell’Iraq, ricordando di essersi sin dal primo momento opposta al conflitto. ”Conoscete bene che la ragione con cui abbiamo spiegato l’opposizione del nostro paese al conflitto era che il modo in cui è stato condotto non rispettò a quel tempo il diritto internazionale e che non vi fu una chiara richiesta da parte degli Stati Uniti prima di iniziare l’azione” ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Michel Barnier, in una conferenza stampa congiunta con il collega neozelande Phil Goff. ”Abbiamo sempre ritenuto – ha aggiunto il capo della diplomazia francese – che il diritto internazionale debba costituire la cornice di ogni azioni, in particolare quelle contro il terrorismo e la stabilità nel mondo”. Le parole di Barnier sono arrivate dopo che Washington ed alcuni dei paesi della ”coalition of willing” hanno replicato in modo stizzito alle parole di Annan, in particolare il presidente Bush che ha accusato l’Onu di ”rimangiarsi” le decisioni, rivendicando il fatto che la famosa risoluzione 1441 che minacciava ”gravi conseguenze” fosse un’autorizzazione all’attacco. Cosa non condivisa dal segretario generale dell’Onu il quale ha dichiarato che sarebbe stata necessaria una nuova risoluzione perchè l’invasione angloamericana dell’Iraq fosse pienamente legale. Anche il segretario di Stato, Colin Powell, contesta le dichiarazioni di Annan, naturalmente nei toni moderati che sono abituali per il segretario di Stato: ”non è un’affermazione molto utile da fare in questo momento – ha dichiarato in un’intervista al Washington Times riferendosi alle dichiarazioni del segretario generale dell’Onu – chi ci guadagna? Dobbiamo tutti esserei uniti intorno all’idea di aiutare gli iracheni, non lasciarci coinvolgere in queste questioni laterali”.


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