Cultura

Eutanasia: Belgio, 20 casi al mese in 15 mesi

La maggioranza dei casi di eutanasia, secondo il rapporto della commissione, ha riguardato malati terminali di cancro

di Gabriella Meroni

In quindici mesi sono state 259, pari ad una media di 20 al mese, le persone che in Belgio hanno fatto ricorso all’eutanasia. Lo dice il primo rapporto della apposita commissione di controllo sulla legge di depenalizzazione entrata in vigore il 22 settembre 2002. La maggioranza dei casi, che si riferiscono al periodo fino il 31 dicembre 2003, e’ di persone che hanno redatto la dichiarazione di richiesta in fiammingo (83%) e il restante (17%) in francese. La scelta sarebbe stata quindi compiuta, si fa notare, soprattutto nella parte del Belgio di lingua fiamminga piu’ vicina all’Olanda dove la legge sull’eutanasia e’ entrata in vigore dal 2000. Ma la percentuale decisamente piu’ alta nella zona delle Fiandre e’ spiegata soprattutto con una maggiore attenzione dei medici che hanno seguito corsi per fornire risposte sulla ‘dolce morte’ ai loro pazienti. La maggioranza dei casi di eutanasia, secondo il rapporto della commissione, ha riguardato persone per le quali il decesso era previsto entro breve tempo e soprattutto per malati terminali di cancro. Il 48% dei malati aveva un’eta’ compresa tra i 60 e i 79 anni, il 32% invece tra i 40 e i 59 anni, il 16% erano ultra settantanovenni e un 3% giovani tra i 20 e i 39 anni contro uno 0,5% minori di 20 anni. In Belgio, secondo quanto scrive oggi La Libre Belgique che pubblica il rapporto, la morte per eutanasia rappresenta lo 0,5% del numero totale dei decessi all’anno (105.000) in base alla media dei tre ultimi trimestri.


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