Politica

Alitalia. Piloti, intesa “storica” (in extremis). Ora tutto in discesa?

"Siamo pronti a riscrivere le regole del settore ma il governo salvaguardi i livelli occupazionali", dicono i sindacati dei piloti dell'Alitalia. Ora si tratta per gli assistenti di volo.

di Ettore Colombo

L’accordo tra Alitalia e piloti e’ fatto. Dopo 24 ore di riunioni serrate e proposte ultimative, Anpac, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno raggiunto con l’azienda un’intesa ‘tecnica’ sul rinnovo contrattuale mentre Unione piloti ha condizionato la sottoscrizione ad una ”ratifica referendaria della base”. Alla vigilia della scadenza fissata dalla compagnia per il via libera da parte dei sindacati al piano industriale 2005-2008, la strada e’ spianata per gli altri due tavoli della trattativa, quelli degli assistenti di volo e del personale di terra. Il confronto delle altre due categorie con l’azienda e’ fissato oggi alle 22 con l’obiettivo di raggiungere il punto di convergenza. Ma la firma vera e propria per tutte e tre le categorie i sindacati vogliono metterla a Palazzo Chigi, dopo aver ricevuto assicurazioni dal governo sul futuro dell’azienda e quindi contestualmente alla definizione di un’intesa complessiva sul progetto industriale 2005-2008. L’accordo fra Alitalia e piloti consente un recupero nel 2006 pari a circa 52 milioni di euro, comprensivi di 289 esuberi a cui va aggiunto il numero di piloti che andranno in prepensionamento. E’ anche atteso un ulteriore recupero di produttivita’ una volta introdotta la normativa sui limiti europei di impiego del personale navigante. Cambia dunque la busta paga per comandanti e primi ufficiali e sara’ piu’ simile al modello della tedesca Lufthansa, con l’obiettivo di incentivare il personale navigante di condotta ad un impiego quanto piu’ prossimo ai limiti massimi. Il nuovo modello retributivo innalza la quota retributiva variabile (dal 13 a circa il 20%) a fronte della quota fissa che scende sotto l’80%. In questo modo, i limiti di impiego annuali salgono da 770 a 900 ore di volo e l’attivita’ di volo sul lungo raggio passa dalle attuali 494 a circa 600 ore a regime e sul medio raggio da 550 attuali a circa 670 ore. A quanto si apprende, il nuovo contratto stabilisce un tetto alle ore di lavoro di circa 13-14 ore per il lungo raggio con la possibilita’ di estensione, in casi eccezionali, fino a 17 ore. L’azionista Tesoro fa sapere di aver accolto con soddisfazione il raggiungimento dell’accordo. ”Il protocollo – affermano in un comunicato congiunto Anpac, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl – consente alla compagnia di realizzare una politica di ristrutturazione e soprattutto di rilancio e sviluppo impensabile sino ad oggi”. Quindi, e’ ”un passaggio determinante per la positiva soluzione della grave crisi di Alitalia e rappresenta un vero e proprio caposaldo per l’accordo quadro generale che i sindacati sono intenzionati a raggiungere con l’Alitalia e con il Governo per assicurare un futuro solido alla piu’ importante compagnia aerea italiana”. I piloti ”hanno dimostrato di assumersi pesanti responsabilita’ contribuendo direttamente attraverso un cospicuo aumento di produttivita’, anche dal punto di vista economico” al rilancio dell’azienda. Il costo complessivo dei piloti Alitalia, aggiungono le cinque sindacali, ”risulta essere decisamente inferiore alla media europea”. I piloti si dicono ”certi che anche le altre categorie dei lavoratori Alitalia sapranno raggiungere quelle intese che ci porteranno congiuntamente a Palazzo Chigi affinche’ anche il Governo metta a disposizione tutti gli strumenti necessari a garantire il rilancio, lo sviluppo ed il futuro di migliaia di famiglie, salvaguardando i livelli occupazionali”. La conclusione della vertenza contrattuale, seppure e’ un traguardo fondamentale, non segna pero’ ancora il semaforo verde dei sindacati al progetto industriale. I rappresentanti dei lavoratori reclamano l’intervento del governo per ottenere certezze sul futuro dei 5.000 lavoratori che, secondo il piano del presidente e amministratore delegato della compagnia Giancarlo Cimoli, sono in esubero. Quanto al nuovo assetto societario, il sindacato, ha detto il responsabile dell’Ugl trasporto aereo, Roberto Panella, ”presentera’ un modello che prevede una cornice industriale completa. Una volta chiusi i contratti noi avremo fatto la nostra parte; ora tocca al governo fare la sua”. L’intesa sul rinnovo del contratto collettivo dei piloti di Alitalia raggiunta oggi da azienda e sindacati dopo una lunga trattativa, costituisce “una intesa storica capace di riscrivere integralmente le regole non solo di Alitalia, ma dell’intero settore del trasporto aereo nazionale”. Commentano così in una nota congiunta in rappresentanti dei piloti Anpac, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl che si dicono “certi che anche le altre categorie dei lavoratori Alitalia sapranno raggiungere quelle intese che ci porteranno congiuntamente a Palazzo Chigi”. “L’intesa raggiunta costituisce – si legge nel comunicato – un passaggio determinante per la positiva soluzione della grave crisi di Alitalia e rappresenta un vero e proprio caposaldo per l’accordo sul quadro generale che i sindacati sono intenzionati a raggiungere con l’Alitalia e con il Governo per assicurare un futuro solido alla più importante compagnia aerea italiana”. L’accordo dimostra, prosegue la nota, “con quanta responsabilità i piloti dell’Alitalia siano intervenuti direttamente nella politica di rilancio della compagnia. La consapevolezza di trovarsi ad un punto cruciale dal quale dipende il rilancio o il commissariamento dell’Alitalia ha reso evidente come i piloti, siano in grado di assumersi pesanti responsabilità contribuendo direttamente attraverso un cospicuo aumento di produttività, anche dal punto di vista economico, ad una nuova politica di ristrutturazione e rilancio di Alitalia”. “Il senso di responsabilità dimostrato dalle sigle risulta “tanto più significativo in quanto il costo complessivo dei piloti Alitalia risulta essere decisamente inferiore alla media europea”. Dal governo i sindacati dei piloti chiedono che “metta a disposizione tutti gli strumenti necessari a garantire il rilancio, lo sviluppo ed il futuro di migliaia di famiglie, salvaguardando i livelli occupazionali”. Quello che occorre è, secondo i piloti, “rafforzare la presenza sul mercato nazionale ed internazionale dell’Alitalia, abbandonando una visione asfittica di mero salvataggio economico che rischierebbe di precludere ogni sviluppo futuro e finirebbe per rendere vani gli sforzi di migliaia di lavoratori ai quali null’altro oggi si può chiedere e che non sono disposti a pagare, da soli, le colpe di una crisi senza precedenti”. Il protocollo di intesa appena sottoscritto modifica la struttura retributiva dei piloti incrementandone sensibilmente la parte variabile e ne innova radicalmente le modalità di impiego. “La nuova normativa consentirà, spiegano i sindacati, al vettore di elevare notevolmente i limiti di volo dei piloti, ma soprattutto determinano un aumento complessivo della produttività migliore di quello attualmente garantito dai piloti dei più aggressivi competitor”. Raggiunto l’accordo con i piloti, il confronto tra Alitalia e sindacati prosegue ai due tavoli tecnici per gli assistenti di volo e per il personale di terra. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, in ambedue i casi e’ molto difficile che si raggiunga un accordo nella notte: le previsioni piu’ ottimistiche parlano della giornata di domani 15 settembre, che e’ il limite massimo posto dall’azienda per raggiungere un accordo, in modo da attivare il prestito ponte di 400 milioni che garantira’ la sopravvivenza all’aviolinea fino alla prossima primavera.


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