Volontariato
Iran: ElBaradei, ancora nessuna conclusione sul nucleare
Le dichiarazioni del segretario generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica
di Paolo Manzo
L’Iran rimane una questione aperta. Perlomeno per quanto riguarda l’Aiea che dopo due anni di ispezioni non e’ in grado di precisare con sicurezza che Teheran abbia avviato un programma nucleare bellico. Ma neanche di escluderlo. ”Abbiamo forse trovato prove di un programma nucleare bellico? Abbiamo scoperto attivita’ di arricchimento dell’uranio non dichiarato? Fino a ora non e’ emerso nulla di tutto questo. Ma siamo forse in una posizione per dire che ogni cosa e’ pacifica? Non siamo assolutamente arrivati a questo punto” -ha dichiarato il segretario generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Mohammed ElBaradei, prima di entrare nella sessione a porte chiuse del Consiglio dei governatori dell’agenzia in cui dovra’ essere deciso se denunciare Teheran al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per violazioni, questa perlomeno e’ la tesi degli Stati Uniti, del Trattato di non proliferazione nucleare.
Francia, Germania e Gran Bretagna, i tre paesi che lo scorso autunno avevano raggiunto un accordo con l’Iran, con cui Teheran si impegnava a sospendere qualsiasi attivita’ per l’arricchimento dell’uranio e ad aderire al Protocollo aggiuntivo del Tnp, hanno presentato una bozza di risoluzione in cui chiedono che il Consiglio dei governatori si impegni a prendere ”una valutazione finale” sul caso Iran entro il mese di novembre. ”E’ importante riconoscere i progressi fatti e sottolineare il nostro auspicio affinche’ l’Iran acceleri la sua cooperazione, cosi’ come gli altri Paesi che sono stati coinvolti” -ha aggiunto ElBaradei, con un chiaro riferimento al Pakistan che ha consentito l’importazione illegale, non solo da parte dell’Iran, di componenti di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio.
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