Cultura

Hanoi. Giro di vite contro i dissidenti religiosi.

Arrestato padre Van Ly, militante della libertà religiosa, ne dà notizia Fides

di Redazione

Padre Thadeus Nguyen Van Ly, sacerdote promotore da novembre 2000 di una campagna per la libertà religiosa in Vietnam, è stato arrestato intorno alle cinque di questa mattina, 17 maggio, nella chiesa di An Truyen, neipressi di Hue, Vietnam centrale. Il sacerdote si stava preparando a celebrare la messa quotidiana quando 600 agenti di sicurezza hanno circondato la chiesa e vi hanno fatto irruzione. I fedeli presenti, che hanno cercato di difenderlo, sono stati malmenati e respinti. Il salesiano è stato trasferito in una stazione centrale di polizia. La notizia, diffusa da Eglise d’Asie (EDA), è stata annunciata pure da Dang Cong Dieu, capo del Comitato del Popolo del villaggio di Phu An, nella provincia di Thua Thien Hue, dove si trova la chiesa di p. Van Ly.P. Van Ly, 54 anni, nel febbraio scorso aveva inviato a una Commissione del Congresso americano una testimonianza in cui chiedeva al governo USA di non ratificare il trattato commerciale con il Vietnam per le gravi violazioni sui diritti umani e la libertà religiosa nel paese. Dopo l’accaduto, il governo provinciale lo ha messo in stato di detenzione amministrativa. Il 10 maggio scorso, con la risoluzione n. 196, il governo lo ha interdetto dall’esercizio delle funzioni religiose nella sua parrocchia e nel territorio della provincia “per tutto il periodo di detenzione amministrativa”. Ma il prete, ha sottolineato l’ufficiale Dang Cong Dieu,ha disobbedito al governo, continuando la celebrazione messa e la campagna per la libertà religiosa. Secondo il vicario generale della diocesi di Hue, citato da EDA, l’arcivescovo di Hue aveva da tempo ricevuto pressioni governative per l’interdizione del ministero a p. Van Ly, ma non le aveva accolte. A marzo il quotidiano militare Quan Doi Nhan ha definito il prete “traditore della patria”. P. Van Ly ha passato in carcere dieci anni (tra gli anni ’70 e ’90) e, dopo il suo definitivo rilascio, avvenuto nel 1992,è sempre stato sotto stretto controllo della polizia. Nei giorni scorsi anche leader buddisti sono stati presi di mira. La polizia ha intensificato la sorveglianza e le restrizioni su un noto monaco dissidente, il venerabile Thich Quang Do, leader della Chiesa Buddista Unificata dal Vietnam, che è stato agli arresti domiciliari dal 1982 al 1998.Il regime vietnamita proibisce attività religiose di gruppi non approvati dal governo e riconosce solo sette organizzazioni religiose.


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