Volontariato

Pera. “Guerra santa contro l’Islam”

Dopo Capezzone e Castelli, ecco un altro (importante?) uomo politico che ha un assoluto bisogno di andare in vacanza, il presidente del Senato Pera

di Ettore Colombo

Ecco un altro importante (sifaperdire) rappresentante delle istituzioni repubblicane, il presidente del Senato Marcello Pera, di professione filosofo, che filosofeggia sulla nuova “guerra santa” da dichiarare all’Islam. Un sincero e appassionato contributo, il suo, al dialogo tra popoli e civiltà… La guerra santa contro l’Occidente dura da piu’ di 10 anni e, per il presidente del Senato, Marcello Pera, “i nemici dichiarati dei terroristi islamici sono due: l’Occidente, ai loro occhi degenere e degradato, e quel mondo musulmano moderato che invece con l’Occidente intende intrattenere rapporti di convivenza e di scambio e che percio’, sempre ai loro occhi, e’ connivente e colpevole. Nel quadro di questa visione fanatica, il secondo nemico e’ strumentale al primo. Perche’ – ha spiegato Pera – se le leadership dei paesi islamici e arabi fossero abbattute e le masse musulmane si sollevassero, allora esse imbraccerebbero le armi per portare la guerra santa all’Occidente”. Il presidente del Senato ha poi sottolineato che “attentati, morti e un futuro di insicurezza non sono ancora bastati all’Occidente che si e’ diviso quasi su ogni punto. Si e’ diviso sull’analisi del fenomeno, sui modi di fronteggiarlo, sulla guerra in Iraq, sul dopoguerra. E cio’ mentre il terrorismo si rafforza, si espande e ricorre a qualunque mezzo, compreso la cattura di ostaggi e la loro uccisione, pur di fiaccare l’Occidente. Proprio in questi giorni – ha ricordato – il numero due di Al Qaeda, Al Zawahiri, ha detto che ormai l’America e’ in una trappola e la guerra santa vincera’. Non e’, e non sara’, cosi’, naturalmente. Ma c’e’ da sollevare due domande: primo, che cosa sta facendo l’Occidente e soprattutto l’Europa per scongiurare questo scenario; secondo, perche’ sopratttutto l’Europa e’ divisa”.


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