Salute
Sudafrica: condom troppo piccoli
Dopo anni di riluttanza il Sudafrica importa e promuove il preservativo contro l'epidemia dell'Aids. Ma una partita proveniente dalla Cina suscita proteste
di Redazione
Il preservativo ha diverse misure, ma non tutti lo sanno.
Se ne sono accorti i sudafricani che, costretti dalla tragedia dell’Aids, dopo anni e anni di riluttanza ora lo utilizzano in abbondanza. Purtroppo, importandolo dalla Cina hanno scoperto che c’erano consistenti differenze di taglia. Ecco perché è scoppiata una protesta dopo che un’associazione di prostitute ha condotto una indagine seria sui clienti. Tutti insoddisfatti del prodotto made in China, giudicato troppo corto.
La Cina e l’India sono i maggiori produttori di condom per il Sudafrica. Per tanti anni era un prodotto inutilizzato dalla maggioranza della popolazione, perché suscitava diffidenze spesso anche immotivate oltre che leggende pseudo-politiche. Poi l’Aids ha
stravolto la fisionomia dei rapporti personali e anche erotici. I sudafricani hanno dovuto sottomettersi, per amore o per forza, alla legge del preservativo per evitare di contagiare o essere contagiati.
Le prostitute hanno presentato nei giorni scorsi un dossier a sorpresa sul tema condom. Il sottotitolo ideale poteva essere “problemi e prospettive”, dato che l’uso di questo strumento non è il più soddisfacente. E’ risultato infatti che a stragrande
maggioranza i condom cinesi sono piccoli. Insomma, non si adattano all’appendice del maschile. E così vengono elencati problemi nel “calzarlo” e persino nella qualità del lubrificante.
Tutte balle, ha spiegato la dottoressa Liz Floyd, direttore del programma anti Aids del Gauteng, la regione più popolosa, a un reporter della BBC. I condom si possono adattare.
Sono super-elastici: “Potete anche mettervelo in testa, se volete”, ha tagliato corto. Tutto questo per dire che si tratta di una superstizione “maschilista”. Ma a lamentarsi sono state anche metà delle professioniste del piacere intervistate: il preservativo piccolo le esporrebbe di più al contagio.
In Sudafrica questa curiosa protesta non è la prima. Nel dicembre 1998 ci fu un’altra lamentela sulla qualità scadente dialcuni lotti importati e quattro milioni di condom furono rispediti in fabbrica.
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