Mondo

Garavaglia: che confusione sul ruolo dell’umanitario!

''Si parla a sproposito d'umanitario, col risultato d'ingenerare totale confusione: ora a rimetterci sono 2 volontarie che svolgevano attività impegnate e rischiose per la gente irachena''

di Paolo Manzo

”In Iraq si continua a parlare, non sempre a proposito, di ‘umanitario’, con il risultato di ingenerare totale confusione. E cosi’ a rimetterci ancora sono due donne volontarie che svolgevano un’attivita’ impegnata e rischiosa a favore del popolo iracheno”. Cosi’ Mariapia Garavaglia, vice sindaco di Roma, commenta il rapimento di Simona Pari e Simona Torretta. ”Di fronte a questi fatti sconvolgenti – prosegue la Garavaglia – ci si chiede quale credibilita’ possano avere, oggi, i veri operatori di solidarieta’ in Iraq, nel momento in cui a definirsi umanitari sono praticamente tutti gli occidentali presenti li’, incluse le forze armate della coalizione? Chi svolge un’azione umanitaria, non e’ armato, ne’ gode della protezione di altri, perche’ non puo’ apparire schierato agli occhi della popolazione locale. Sono regole chiare e semplici che appaiono scontate per chi, come le due volontarie rapite, svolge questo lavoro da anni. Ma tali regole sono state vanificate da tutti coloro che, per giustificare la propria dubbia politica, non hanno esitato ad ammantarla con un inesistente alone umanitario”. ”Il rapimento delle due italiane – conclude la Garavaglia – e’ l’amaro frutto di una situazione incontrollata e incontrollabile, che richiede un impegno forte da parte di tutti, senza distinzioni di parte. Le famiglie delle volontarie, alle quali va la mia solidarieta’, hanno giustamente lasciato intendere di avere bisogno di tranquillita’. Ritengo che possa dare una certa serenita’ e speranza anche il convincimento che entrambe le rapite sono in grado di affrontare questa prova cosi’ dura, grazie alla loro vasta esperienza e alla solida formazione umanitaria che ha caratterizzato le loro scelte di vita”.


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