Welfare

Il patron di Tiscali finanzia ricerca Cnr su biotecnologie

Soru deterrà oltre l'80% di Shardna, nuova società di ricerca biotech applicata alla vita che prenderà subito in esame la popolazione di tre paesi sardi

di Gabriella Meroni

‘Matrimonio’ fra pubblico e privato per la ricerca in campo biotecnologico. Con la firma siglata oggi a Cagliari, nell’antico castello di San Michele, dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Lucio Bianco e di Renato Soru, l’imprenditore sardo fondatore di Tiscali, e’ nata oggi la societa’ Shardna, che si occupera’ di ricerca nel campo delle biotecnologie applicate alle scienze della vita. Un accordo definito ”storico” dal Cnr che entra per la prima volta a far parte di una societa’ privata. E’ stata l’omogeneita’ genetica e ambientale dell’Ogliastra, in provincia di Nuoro (origine antica, lenta crescita della popolazione, lungo isolamento nel passato, matrimoni tra consanguinei), a convincere Mario Pirastu, direttore dell’istituto di genetica del Cnr di Alghero, a progettare una ricerca per la quale ha chiesto e ottenuto l’apporto dell’impresa privata. Soru ha detto subito si’ e partecipa dunque, a titolo personale e non come societa’ di telecomunicazioni, al progetto. Alla conferenza stampa che e’ seguita alla firma e’ intervenuto anche il neo eletto sindaco di Cagliari Emilio Floris. In un primo momento, la ricerca sara’ sviluppata nei comuni di Talana (1.200 abitanti), Urzulei (1.600 abitanti) e Perdasdefogu, con osservazioni che riguarderanno soprattutto la popolazione anziana. Talana e’ un paese con niente altro intorno, salvo una cornice di montagne. Perdasdefogu e’ il noto poligono di lancio italiano. Insomma, il posto ideale per studiare le malattie dal punto di vista dell’ereditarieta’ e della familiarita’. Nei registri del comune di Talana, sui quali ha messo le mani il professor Pirastu, 5 libroni in tutto, c’e’ la storia di 400 anni di matrimoni, nascite, decessi, utili per capire i rapporti di consaguineita’ e l’ereditarieta’ o la familiarita’ delle unioni. Si e’ arrivati da accertare che all’origine della popolazione di Talana ci sono soltanto 8 mamme e 11 papa’. Il confronto fra Talana e Perdasdefogu e’ significativo: nel primo paese la popolazione e’ rimasta invariata come numero, mentre a Perdasdefogu, con la nascita del poligono missilistico, la popolazione e’ raddoppiata. Per cominciare le ricerche, ha rivelato il professor Pirastu, il Cnr ha avuto la sorpresa di vedersi offrire finanziamenti dai comuni locali: il piccolo centro di Talana ha offerto 200 milioni di lire, Perdasdefogu 1 milione di dollari. E questo da’ l’idea dei rapporti ottimi che si sono sviluppati tra gli studiosi del Cnr e la popolazione locale, sempre pronta a collaborare. Pirastu ha ringraziato Soru per l’intervento che permette al Cnr di realizzare la ricerca. Sara’ cosi’ possibile far ricerca su fattori genetici e non genetici predisponenti a malattie molto comuni come, per esempio, l’ipertensione, l’infarto, i tumori, le calcolosi renali, il glaucoma, il morbo Alzheimer. Shardna fara’ largo uso di tecniche di screening medico, di genetica, di bioinformatica allo scopo di individuare geni, chiarirne la funzione e quali siano i rapporti tra questi, l’ambiente esterno e i tipi di vita. Il capitale sociale di Shardna e’ cosi’ suddiviso: 82% Renato Soru, 13% Banco di Sardegna, 1% Clinica Tomasini di Jerzu, 2% Cnr, 2% Sfirs, la finanziaria della Regione Sardegna. Shardna non si limitera’ a svolgere attivita’ di ricerca di base, dove potra’ ottenere in ogni caso risultati di notevole valore grazie alla collaborazione fornita dall’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Alghero, ma si occupera’ anche della valorizzazione economica, della brevettazione e della intermediazione dei prodotti della ricerca. ”Nessun ricercatore -spiega Bianco- puo’ piu’ permettersi di trascurare l’aspetto di valorizzazione economica del proprio lavoro. Proprio per questo motivo il mondo della ricerca sta imparando rapidamente a confrontarsi con le leggi del mercato e con la necessita’ di reperire maggiori risorse finanziarie, che siano in grado di sopperire ai modesti finanziamenti che lo Stato destina ogni anno a questo settore”. Soru ha tenuto a precisare che ”Tiscali non c’entra nulla, ho investito a livello personale, trascinato dalle idee di Mario Pirastu e anche affascinato dal fatto che, una volta tanto, l’isolamento possa costituire per la Sardegna un vantaggio competitivo. Comunque, le porte sono sempre aperte per chi vuole collaborare. Mi auguro che questa societa’ viva nel mercato”.


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