Cultura

Ossezia: il dramma dei 200 “dispersi”

È caos anche sul numero esatto di terroristi che hanno composto il commando

di Gabriella Meroni

Il bilancio ufficiale del massacro della scuola numero 1 di Beslan, stilato dal governo della repubblica autonoma dell’Ossezia del Nord, e’ fermo a 335 morti, ma fonti dell’obitorio di Vladikavkaz, la capitale osseta, hanno invece contato 394 cadaveri. Fra i morti nel conteggio ufficiale, 204 sono stati identificati e di questi 202 sono stati restituiti alle famiglie (alcuni gia’ sepolti). Ma sono ancora circa 200 le persone di cui non si hanno ancora notizie: si tratta di nomi che mancano all’appello e che potrebbero essere fra i morti non ancora identificati (che sono ufficialmente ancora 131) o fra i feriti. Oppure potrebbero essere semplicemente tornati a casa dopo la tragedia, senza essere censiti. I feriti – le cifre sono quelle del bilancio ufficiale – sono circa 380, di cui un’ottantina in gravi condizioni. Di questi ultimi 20 sono stati trasportati in ospedali di Mosca. Gli altri restano ricoverati a Beslan o Vladikavkaz. Infine si segnalano discrepanze sul numero dei terroristi che avrebbero preso parte all’azione. Il bilancio dei servizi di sicurezza russi (Fsb) parla di 32 di essi uccisi e di altri due di cui non si ha notizia (potrebbero essere fra i morti non identificati). Ma secondo una fonte dell’agenzia Itar-Tass, i terroristi che hanno partecipato al sequestro della scuola erano 35, 32 dei quali risultano uccisi e tre agli arresti. Ieri la tv ha mostrato le immagini di quello che ha definito un presunto terrorista, un giovane dai capelli corti e senza barba, tenuto con un braccio dietro alla schiena da alcuni agenti mascherati.


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