Famiglia

Informazione: lascia padre Albanese, direttore di Misna

A spiegare le motivazioni è stato lui stesso in una nota, che pubblichiamo di seguito

di Gabriella Meroni

Padre Giulio Albanese ha lasciato oggi la direzione dell’agenzia Misna, organo di informazione vicino al mondo missionario italiano, molto apprezzato per la qualita’ dell’informazione, in particolare per quella proveniente dalle aree piu’ difficili del mondo. E’ stato lo stesso padre Albanese a spiegare con un editoriale i motivi delle sue dimissioni: ”per una serie complessa di ragioni, tra cui la consapevolezza di non ottenere piu’ dalle sedi competenti l’appoggio pieno che mi sembrava indispensabile, ho deciso di lasciare il mio incarico di direttore responsabile della Misna. Non lo faccio da un momento all’altro e, messa da parte qualsiasi pur legittima amarezza, lascio a disposizione la firma d’intesa con l’editore, in ottemperanza alle normative vigenti”. Padre Albanese ha ricordato che ”sono trascorsi quasi sette anni da quando la Misna effettuo’ il suo primo lancio sperimentale il 2 dicembre 1997. Allora il nostro scopo era di dare voce a quella parte del mondo che, seppure sia la piu’ vasta, raramente trova gli spazi adeguati per parlare di se’, per raccontare i suoi drammi, per far conoscere storie inedite e avvincenti. Quell’impegno, quel modo di sentire, hanno sempre rappresentato almeno per me un imperativo personale, una sorta d’ossessione benevola, spingendo me stesso e l’intera redazione a sognare un modo diverso di fare informazione dalla parte degli ultimi”. Un’esperienza descritta nel libro il ‘Il mondo capovolto’, ”sofferta eppure entusiasta testimonianza personale di un frammento di vita irripetibile, spero non soltanto per me stesso: crescita tumultuosa, mancanza di fondi e risorse, traguardi impensati, riconoscimenti ambiziosi, accompagnati da prese di posizione negative, silenziosamente corrosive, anche da ambienti vicini, hanno condizionato non poco la breve ma intensa storia della Misna”. ”Cio’ nonostante – ha aggiunto – posso dire con orgoglio di averla vista crescere sotto i miei occhi, diventando un punto di riferimento unico nel panorama dell’informazione sul Sud del mondo; ma questo, oltre che per la volonta’ di voi lettori, che avete gratificato il nostro lavoro di un’attenzione e di una partecipazione sempre crescenti (da poche centinaia di migliaia all’origine fino alle oltre 14 milioni di recenti visite mensili al sito MISNA), e’ accaduto grazie al sostegno dei missionari sparsi nelle periferie e dei pochi che hanno ‘benedetto’ questo progetto. Da sempre ho sperato che i risultati raggiunti potessero indurre l’editore a consolidare e valorizzare tanti sforzi individuali dando all’agenzia il ruolo che merita e le compete nell’areopago massmediale”. Anche perche’, ha spiegato padre Albanese ”un’informazione alternativa ha bisogno di un terreno fertile, ricco di nutrimento, che le dia la forza di affermarsi e di essere veramente libera, cioe’ capace di anteporre il compito di raccontare la realta’ a qualunque altro interesse. Purtroppo, mi sono andato a mano a mano convincendo che non sussistono piu’ le condizioni per un prosieguo del mio incarico direttivo all’interno di questa testata che ho fondato, amato e difeso ad oltranza. Ho deciso di farmi da parte, con tristezza, ma anche con la speranza che il mio successore riesca a far breccia, con rinnovati mezzi e risorse, nel complesso mondo dell’editoria missionaria che finora ha trovato spazio con difficolta’ nell’arena comunicativa, a parte alcuni fatti mediaticamente accattivanti”. Padre Albanese ha ringraziato ”tutti i giornalisti che compongono la redazione di via Levico, nella certezza che sapranno opporsi ogni giorno al silenzio degli onesti, con tenacia e determinazione. E’ il testimone che passo a ciascuna/o di loro come amico e direttore”.


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