Non profit

Se la fondazione Usa sbarca in Italia

E' possibile richiedere il riconoscimento con l'apertura di una sede secondaria nel nostro Paese o costituirne una ex novo italiana.

di Carlo Mazzini

Per conto di una fondazione statunitense che intende operare anche in Italia, chiedo notizie sulla normativa che regola l?attività delle fondazioni Usa in Italia e sulle procedure per avviare l?attività nel nostro Paese.

G. S. (email)

Il riconoscimento di poter agire (per esempio per scopi filantropici) come fondazione Usa in Italia deriva dal Trattato di amicizia, commercio e navigazione concluso a Roma fra Italia e Stati Uniti d?America nel 1948 e ratificato con la l. 385/49. In esso, all?articolo II, c. 2, si dice che le persone giuridiche e associazioni create od organizzate in una delle due nazioni sono considerate senza discriminazioni persone giuridiche o associazioni «sia che vi abbiano, o meno, sedi, filiali o agenzie permanenti». Per meglio agire sul suolo italiano, potete procedere alla richiesta di riconoscimento della fondazione esibendo atto costitutivo e statuto e delibera relativa all?apertura di eventuale sede secondaria in Italia. Alternativamente, potete costituire una fondazione ex novo tutta italiana (magari con board controllato dalla casa madre), così come hanno scelto di fare la quasi totalità di enti internazionali e sovranazionali. La seconda soluzione è stata preferita anche per ragioni di elasticità e velocità nel prendere decisioni, affrontare con competenza la (complessa) normativa italiana sul non profit, fidelizzare maggiormente gli eventuali sostenitori.

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