Politica

Stefano Rulli: perchè ho voluto fare questo film

"Un silenzio particolare" di Stefano Rulli questa sera alla sala Perla alle ore 20

di Daniele Segre

VENEZIA (Lido) Perchè ho voluto fare questo film? Un po’ è venuto fuori da Matteo, mio figlio. Mio figlio è un giovane, non è un uomo, con problemi mentali dalla nascita. In qualche modo questa esperienza che abbiamo vissuto di diversità, non soltanto di un figlio, ma noi come famiglia, ha significato scoprire gli imbarazzi della gente intorno a te, le paure, gli amici e i conoscenti che silenziosamente si allontanano. Però tutto questo non l’abbiamo vissuto con Clara (Sereni) in termini moralistici contro gli altri, abbiamo pensato che fosse più utile, con il nostro lavoro fornire elementi agli altri per capire meglio questa condizione. Questo l’ho sempre fatto con il mio lavoro, anche nelle mie sceneggiature parlo spesso di questi temi, di questi personaggi. Da qui mettere in scena Matteo il passo era enorme ed è stato come quasi dettato da Matteo stesso che a un certo punto, mentre stavo girando una cosa per i casali, una promozione per i casali (ndr:dove la Fondazione “La città del Sole” svolge una parte della sua attività), s’è messo messo dentro ad un’inquadratura, e a questo punto è come se mi avesse detto che ci voleva esserci…e quindi abbiamo fatto questo film che è stato anche…si, io spero che sia, un piccolo strumento; questo diario che abbiamo fatto in questi due anni. Un diario nostro, che forse poteva essere utile anche all’esterno per capire meglio che cos’è la famiglia con problemi. Però, è servito molto anche a noi questo fare insieme. Un’esperienza vera, importante, dove io e mio figlio eravamo sullo stesso piano davanti alla macchina da presa, eravamo due persone che avevano deciso di raccontarsi.


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