Economia

Consumi: da coop bilanci e prospettive

Presentato oggi a Milano l’andamento di consumi, prezzi, distribuzione e le previsioni per i prossimi mesi

di Redazione

Enrico Migliavacca, vicepresidente dell’associazione nazionale Cooperative di Consumatori-Coop ha presentato il rapporto annuale su Consumi, prezzi e previsioni predisposto in collaborazione con Prometeia.

Lo scenario e le prospettive in Italia
Dai timori sulla crescita che non decolla, in Europa e in Italia l?attenzione si sta velocemente spostando verso il rischio inflazione sia per l?andamento dell?attività economica nel primo trimestre – superiore alle attese – sia per gli aumenti persistenti del prezzo del petrolio. Nell?anno in corso il prezzo del petrolio e dei prodotti energetici importati potrebbero risultare più alti del 15% ed essere percepiti non come uno shock temporaneo, ma come un innalzamento permanente, con ovvie ripercussioni sull?inflazione.

I consumi
Per tutto il 2004, i consumi sono attesi crescere a tassi simili a quelli registrati nei primi mesi, per chiudere l?anno con un incremento reale dell?1,6%. Ciò in virtù del trend positivo dei beni durevoli – che dura dalla fine del 2002 grazie al comparto degli elettrodomestici e dell?elettronica di consumo – trend sostenuto dai prezzi in forte riduzione, dalla maggiore facilità di accesso al credito al consumo e da un maggiore peso della distribuzione moderna.
Ma il clima di fiducia delle famiglie non mostra segnali di ripresa ed è in calo costante ormai da tre anni.
Gli effetti si avvertono sensibilmente sui consumi dei beni non durevoli: alimentari, abbigliamento e calzature, carburanti, libri e giornali e spese per il tempo libero, che nel primo semestre del 2004 hanno un andamento piatto o negativo.

L?inflazione
L?inflazione è in rialzo in tutta Europa, un po? meno in Italia, sia per il caro petrolio, sia per il rialzo dei prezzi dei manufatti dovuto all?aumento per materie prime e semilavorati. La stima di chiusura del 2004 è per un?inflazione al 2,4%, che riproduce il dato dello scorso anno.
L?andamento dei primi sei mesi evidenzia che le merci con prezzi in maggior crescita sono praticamente le stesse dello scorso anno: alimentari, consumi fuori casa, alcuni servizi, tabacchi, servizi bancari.
Si è ricostruito un indicatore di inflazione riferibile alle sole spese obbligate, le quali rappresentano oltre il 40% dei consumi (fitti, forniture acqua e altri servizi, combustibili ed energia elettrica, spese per la salute, assicurazioni, tabacchi, alimentari). Nel primo semestre del 2004, l?inflazione di questo gruppo di beni e servizi è stato dell?80% superiore all?inflazione totale, accentuando la tendenza dello scorso anno.

Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia, ha sottolineato che Coop nel 2004 ha rafforzato il suo impegno nel contenimento dei prezzi di vendita, a tutela del potere di acquisto del consumatore.
Da gennaio a luglio del 2004 (rispetto a pari periodo del 2003) abbiamo sostanzialmente tenuto fermi i prezzi (+0,2), in particolare grazie a:
– blocco dei prezzi del prodotto a marchio Coop, con un?ulteriore riduzione del 10% mirata sui 150 prodotti più importanti per i nostri clienti, in occasione dei 150 anni dalla nascita della Cooperazione di Consumatori
– forte contenimento dei prezzi dei prodotti di marca sia all?acquisto che alla vendita
– aumento degli investimenti a sostegno delle attività promozionali per i soci e per l?intera clientela
– riduzione dei prezzi (deflazione) in importanti aree dei freschissimi, in particolare ortofrutta.

La società internazionale ?Panel de Gestion? ha rilevato la maggior convenienza di Coop rispetto alle più grandi insegne concorrenti; in particolare nel mese di giugno 2004 Coop si conserva meno cara (su un ampio paniere di prodotti confrontabili) del -2% della rete iper e -1,8% nella rete super.

Tassinari ha concluso che non si avvertono nel mercato alimentare particolari tensioni, mentre sono prevedibili aumenti fino al 6-7% per i prodotti derivati dal petrolio. Coop ipotizza di chiudere l?anno con una dinamica comunque inferiore all?1%, significativamente più basso rispetto al dato nazionale Istat.

Aldo Soldi, presidente associazione nazionale Cooperative di Consumatori-Coop ha ribadito che ?Coop ha come missione la difesa del potere d?acquisto dei consumatori, quindi è senz?altro disponibile a valutare eventuali proposte del Governo che abbiano questo obiettivo. Anche se oggi il problema di fondo è costituito dall?aggravarsi degli effetti della netta riduzione del reddito disponibile delle famiglie: un fenomeno che dura ormai da molti anni e che si sta accentuando a causa della crescita ridotta dei salari e del parallelo aumento di tariffe e servizi. Come documenta il rapporto Prometeia che qui viene presentato?.

Il Presidente di Coop, Aldo Soldi, ha così commentato l?intenzione del ministro Marzano di proporre interventi per calmierare i prezzi. E da diversi anni gli aumenti dei prezzi praticati da Coop nei suoi punti vendita sono costantemente inferiori all?inflazione rilevata dall?Istat.
?Da quello che è dato sapere, si tratterebbe peraltro ? ha proseguito Soldi ? di iniziative molto limitate se non addirittura ininfluenti nei loro effetti reali, per di più richieste soltanto alla grande distribuzione, che in Italia non ha una presenza egemone e diffusa geograficamente come in Francia, dove comunque il Governo ha coinvolto tutti i soggetti della filiera produttiva. E che esclude ogni impegno sui passaggi intermedi da produzione a distribuzione, che da noi fanno registrare costi più alti di quelli europei per l?arretratezza delle reti infrastrutturali e per l?arcaicità e spesso per la polverizzazione di certi comparti. ?Penso per esempio ai trasporti, ha detto Soldi: quelli ferroviari sotto dimensionati, costosi, inefficienti; quelli su gomma polverizzati e lontani dagli standard europei; le ?autostrade del mare? rimaste soltanto uno slogan elettorale?.

?Non occorre quindi limitarsi a una iniziativa una tantum, occorre invece una politica permanente, volta da una parte a promuovere un andamento dei prezzi che non sia superiore a quello nei grandi paesi europei; e dall?altra a far riprendere l?economia e i consumi.
In questo quadro è chiaro che l?attore fondamentale deve essere il Governo con idee, programmi e proposte concrete in tre direzioni:
– in primo luogo verso le famiglie, per recuperare quel clima di fiducia, in calo costante da tre anni, senza il quale non può esserci ripresa dei consumi. La costante riduzione del reddito reale disponibile per famiglia ? ricordato dal documento che presentiamo ? è una delle componenti essenziali delle diffuse preoccupazioni. Sul versante dei consumi esso provoca infatti un immediato ?stringere la cinghia? sulle spese per alimentari, abbigliamento, libri, giornali, spese per il tempo libero, in sostanza facendo regredire le condizioni civili e quindi alimentando la spirale della sfiducia e della preoccupazione delle famiglie;
– in secondo luogo verso il sistema produttivo nel suo insieme, per determinare un quadro di ripresa economica e di sostegno all?occupazione, all?innovazione e alla riqualificazione tecnologica, fattori determinanti per il consolidamento delle aspettative positive;
– in terzo luogo verso il sistema distributivo, per favorire la modernizzazione eliminando i tempi assurdamente lunghi per i nuovi insediamenti; per assicurare il libero svolgimento dell?attività di vendita senza vincoli e divieti; per liberalizzare i mercati chiusi e protetti, permettendo l?ingresso di nuovi soggetti. In presenza di disomogeneità su scala regionale che rendono oggi ancor più difficile l?operatività delle aziende”.

“Proponiamo inoltre, a difesa del potere di acquisto dei consumatori e per promuovere più chiare regole di competizione, di sospendere temporaneamente la legge sul sottocosto e di impegnare il Governo nel sollecitare l?approvazione del regolamento sulle promozioni predisposto a livello di Parlamento Europeo. Le iniziative sui prezzi attualmente in discussione – ha concluso il Presidente di Coop – possono quindi rappresentare soltanto primi e piccoli passi in direzione degli interessi dei consumatori. Per non degradare sul piano delle iniziative estemporanee, occorre che vengano accompagnate da iniziative che riguardano l?intera filiera produttiva e seguite da una politica economica di sviluppo e di complessiva modernizzazione del sistema Paese?.

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