Welfare

Cure palliative: arriva la carta dei servizi

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le linee guida per realizzare le attività di assistenza

di Redazione

Le linee guida per la realizzazione delle attività di assistenza per le cure palliative sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale. Tra indicazioni si trovano medici ad hoc ed “hospice” gestiti per la cura dei malati terminali, assistenza a domicilio anche specialistica. La carta dei servizi delle aziende sanitarie locali, inoltre, dovranno indicare le modalità con cui si erogano le cure palliative per i malati terminali e gli enti locali dovranno prevedere sinergie e convenzioni con gli enti non profit per dare prestazioni sociali e di rilevanza sanitaria in supporto alle famiglie. Le ”linee guida per la realizzazione delle attività di assistenza concernente le cure palliative ” approvate dalla conferenza unificata Stato-Regioni definiscono livelli e percorsi assistenziali per i malati terminali che hanno bisogno di cure integrate in famiglia e nelle residenze previste da decreti del ministero della sanità. In Italia hanno avuto bisogno di cure palliative il 90% delle persone decedute per tumore e per Aids (31.514 morti in 20 anni), ma anche moltissime affette da malattie cardiovascolari, dell’apparato respiratorio e del sistema nervoso. Le cure palliative sono caratterizzate dalla globalità dell’intervento terapeutico che, avendo per obiettivo la qualità della vita residua, non si limita al controllo dei sintomi fisici ma si estende al supporto psicologico, relazionale, sociale e spirituale; inoltre le cure palliative devono prevedere una molteplicità di figure professionali, il pieno rispetto dell’autonomia e dei valori della persona malata, la continuità della cura fino all’ultimo istante di vita. Per questi malati deve essere attivata una rete di servizi che va dall’assistenza ambulatoriale a quella domiciliare integrata, dall’assistenza specialistica al ricovero ospedaliero all’assistenza in centri residenziali di cure palliative. Le linee guida prevedono anche la formazione non solo dei medici di medicina generale ma anche corsi per la gestione delle residenze (chiamate hospice)


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