Sostenibilità

Caro benzina: Altroconsumo chiede di abolire la tassa sull’accisa

Le proposte di Martinello, presidente di Altroconsumo, per fronteggiare l'emergenza sul caro benzina

di Sara De Carli

Altroconsumo chiede al Governo di intervenire per contenere i rincari su carburante eliminando la tassa sulla tassa, cioé non applicando l’Iva anche sull’accisa. In una lettera inviata al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia e delle Attività produttive, il presidente dell’associazione, Paolo Martinello, propone per l’emergenza sul caro benzina un intervento fiscale in due fasi. Nell’immediato, intervenendo sulla componente fiscale, si garantirebbe un meccanismo automatico di contenimento del prezzo di oltre 10 centesimi di euro al litro. In una seconda fase, per far fronte ad eventuali ulteriori aumenti del prezzo industriale, dovrebbe realizzarsi anche la sterilizzazione dell’Iva.

Oltre all’aumento del prezzo della benzina (12,6% dall’inizio dell’anno), c’è stato infatti un aumento del gettito fiscale del 3% netto per litro di benzina. Tali misure, si rileva, dovranno essere accompagnate sia da garanzie da parte delle compagnie petrolifere di evitare abusi che da rigorosi controlli istituzionali, attraverso un osservatorio specifico, e dal monitoraggio dell’antitrust.

Ma gli interventi sul fronte fiscale ma bastano. ”Il mercato necessita anche di un’iniezione di massicce dosi di trasparenza” afferma Martinello. E propone cartelli informativi sulle autostrade e un’informazione dettagliata dei comuni sui prezzi praticati dai benzinai con aggiornamento quotidiano disponibile via internet. Ancora, aggiunge il presidente di Altroconsumo, dovrà “essere favorito l’ingresso di nuovi soggetti concorrenziali soprattutto nella grande distribuzione, e aumentato il numero di self service dove oggi sono carenti, come nelle regioni del sud Italia”.

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