Cultura
E’ dop e viene dai colli romani l’olio migliore
Stravince l'olio italiano alla rassegna dell'olio extravergine d'oliva da agricoltura biologica. Seguono, ma a distanza, gli altri paesi
di Redazione
Trionfa l’olio italiano a Biol 2001, l’unica rassegna dell’olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica. Nei giorni scorsi ad Andria, sede della rassegna, sono state effettuate le premiazioni. Il premio principale è andato all’olio “Sabina D.o.p.” dell’azienda Spagnoli di Nerola (Roma): è risultato il migliore tra gli oltre 120 in gara, provenienti da vari continenti. A seguire, altri produttori italiani e, nettamente distaccati, i primi stranieri: l’azienda californiana Lunigiana e la greca Toplou, risultate quattordicesime a pari merito.
Nelle altre categorie, invece, hanno fatto incetta di premi i prodotti pugliesi: il Biolpack (miglior packaging ed etichettura), è andato al “Petraia” dell’azienda andriese Pellegrino; il Biolblended (al miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore), è stato assegnato al “Galantino”, dell’omonima azienda di Bisceglie. «I minuziosi parametri incrociati dei panel test hanno ribadito come il livello degli oli biologici italiani migliori ogni anno, mentre quelli esteri non riescono a stare al passo», ha dichiarato il presidente della giuria internazionale Antonio Zelinotti, capo panel italiano del Consiglio Oleicolo Internazionale .
Ad assegnare, invece, il Biolpack, è stata una specifica giuria di esperti di comunicazione e consumo, presieduta dal direttore della rivista Cucina Naturale, Daniela Garavini.
Info: www.premiobiol.it
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