Non profit

Incidenti stradali: Lunardi, certi incidenti non si potranno mai combattere

Il ministro dei trasporti Pietro Lunardi si dice preoccupato e indignato per come i giovani continuano a morire sulle strade

di Carmen Morrone

”Con questo tipo di incidenti non c’e’ patente a punti che tenga, non c’e’ governo che tenga, ne’ politica dei trasporti che tenga. Ci sono incidenti che non si potranno mai combattere con nessuna arma”. E’ un Lunardi preoccupato e indignato per come i giovani continuano a morire sulle strade ”vendendo alla morte i loro progetti futuri”, nel commentare un primo bilancio degli incidenti stradali durante gli esodi estivi. ”Non c’e’ stato incremento ma se la gente guida dopo aver assunto droga – dice il ministro delle Infrastrutture all’ANSA – o i giovani guidano di notte avendo sonno o avendo assunto chi sa quali diavolerie, purtroppo non c’e’ niente da fare. E’ una questione di coscienza e di educazione, devono essere le famiglie a intervenire, come abbiamo fatto tutti”. ”Questi ragazzi continuano a morire dando un significato nullo alla vita, vendendo alla morte tutti i loro progetti per il futuro: e’ una cosa che fa paura. Certo – prosegue il ministro Pietro Lunardi che ha lanciato preventivi appelli alla prudenza sulle strade – bisogna tenere conto che in questo periodo estivo viaggiano sulle strade 16 milioni di vetture, con un forte aumento della percentuale di traffico. E poi ci sono le due ruote, oltre il 50% degli incidenti coinvolgono le due ruote”.


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