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Congo/ExZaire: crisi aperta nel governo di transizione

Uno dei quattro vice-presidenti del governo transitorio congolese ha annunciato oggi la sospensione della partecipazione del RCD-Goma, di cui è a capo, alle istituzioni di transizione

di Joshua Massarenti

La decisione di Azarias Ruberwa, leader dell’ex ribellione sostenuta dal Rwanda, fa seguito ai 160 rifugiati congolesi tutsi massacrati in Burundi il 13 agosto scorso. “C’è una battuta di arresto (nella transizione). Abbiamo reagito come delle sentinelle per dare un segnale d’allarme” ha dichiarato Ruberwa dal suo quartier generale di Goma (capoluogo del Sud-Kivu, a est del Paese) per poi aggiungere: “Altre componenti delle autorità transitorie sanno che la transizione non va, ma non hanno il coraggio di ammetterlo”.

Ricordando che “rimangono dieci mesi dalle elezioni”, Ruberwa ha voluto sottolineare che ancora oggi “non abbiamo esercito” e che “l’integrazione è limitata allo Stato-maggiore”. “Pensavamo di aver risolto tutti i problemi al momento dei negoziati di pace. Ma ci rendiamo conto che ci siamo sbagliati” ha sottolineato Ruberwa, lui stesso congolese tutsi.

Il suo annuncio verrà probabilmente percepito come un tradimento per le autorità centrali di Kinshsa, già molto diffidenti nei suoi confronti dopo che ai funerali dei rifugiati congolesi, Ruberwa aveva manifestato il suo disagio “per un processo di pace che non garantisce la sicurezza a tutti”.

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