Mondo

Cuba rifiuta l’offerta Usa per riparare i danni di Charlie

La donazione pari a 100 milioni delle vecchie lire era stata pubblicizzata dal dipartimento di Stato statunitense e doveva andare ad ong Usa. Cuba l'ha respinta, definendola ''ridicola''

di Paolo Manzo

Cuba ha rifiutato gli aiuti offerti dagli Stati Uniti per riparare ai danni dell’uragano Charlie, definendo il gesto ipocrita e la somma, 50 mila dollari (pari a 100 milioni delle vecchie lire…), ”ridicola e umiliante”. ”Questa offerta cinica e ipocrita del governo degli Stati Uniti ignora i danni causati in piu’ di quarant’anni dalle guerre economiche contro il nostro paese intraprese dalle varie amministrazioni”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri pubblicato oggi sul settimanale ‘Trabajadores’. Il contributo era stato annunciato pubblicamente dal dipartimento di Stato americano lo scorso 13 agosto, quando l’uragano si era abbattuto su Cuba per poi dirigersi verso la Florida. ”Cuba non accettera’ aiuti dal governo di un paese che ci danneggia e ci costringe alla fame e alla necessita”’, si legge ancora nella nota, con un chiaro riferimento alle restrizioni imposte per destabilizzare il regime di Fidel Castro. ”Il governo statunitense soffre di amnesia totale, altrimenti sarebbe impossibile capire come potrebbe pretendere di assumere il ruolo di benefattore agli occhi del popolo cubano dopo che ancora una volta ha minacciato il blocco totale”, riferisce il ministero degli Esteri, sottolineando come Washington abbia insistito perche’ tale denaro non arrivi al governo dell’Avana, ma alla ‘Interests Section’ americana e alle varie ong statunitensi che operano nel paese caraibico.


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