Politica

Contratti. Pezzotta: “rischio per situazione esplosiva”

"Se il governo non rinnova i contratti pubblici, la situazione diventerà esplosiva", dice il segretario della Cisl che oggi partecipa al Meeting

di Redazione

”Se il governo non rinnova i contratti pubblici, se non si chiude il contratto del trasporto locale, la situazione si fara’ esplosiva”. Il segretario della Cisl Savino Pezzotta teme un nuovo autunno caldo. ”Il rischio che si ritorni al clima di dicembre tra gli autoferrotranvieri – avverte il segretario della Cisl, che questa sera parteciperà al Meeting di Rimini, in un’intervista rilasciata oggi a REPUBBLICA – e’ alto. Poi pero’ non ci vengano a dire che il sindacato non e’ rappresentativo. Noi governiamo le vertenze, ma se non c’e’ senso di responsabilita’ anche dalle controparti i problemi peggiorano”. Pezzotta ricorda di aver inviato al ministro Siniscalco il documento di politica economica della Cisl. Quindi ”il governo non puo’ piu’ dire che non conosce le nostre proposte”. In quel documento sono indicate le priorita’ del sindacato. ”La Finanziaria deve intervenire su due temi strutturali: l’industria e il Mezzogiorno. L’industria deve ricostruire un processo di innovazione a tutto campo. Il Mezzogiorno deve essere assunto come un’opportunita’, ci vogliono piu’ investimenti pubblici e privati. Poi c’e’ il grande problema della tutela dei redditi”. Secondo Pezzotta, inoltre, ”e’ inutile che abbassino le tasse, preferisco che aumentino i salari. Non solo: devono tutelare anche il potere d’acquisto dei pensionati, che diventano ogni giorno piu’ poveri”. ”Bisogna governare i prezzi, attivare un elemento di contenimento della benzina attraverso la leva fiscale, continuare con le liberalizzazioni. Noi non chiediamo il blocco dei prezzi, perche’ conosciamo l’effetto rimbalzo successivo. Ma vorrei tanto sapere qual e’ la politica dei prezzi del governo, che finora non ha fatto nulla. Se il governo fissa l’inflazione all’1,6, perche’ poi le tariffe pubbliche crescono molto di piu’?”. Pezzotta ribadisce infine che ”bisogna avviare il confronto con la Confindustria a dicembre”.


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