Cooperazione

Stefano Dall’Ara nuovo presidente del Cfi, Mauro Frangi ad e vicepresidente

Cambiano le figure apicali di Cooperazione finanza impresa, società partecipata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Per il prossimo triennio Fabio Travaglini sarà vicepresidente

di Redazione

Stefano Dall’Ara è il nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Cooperazione finanza impresa – Cfi. Il Cda, nella prima seduta che si è tenuta ieri, ha provveduto a nominare le figure apicali della società designando anche Mauro Frangi, in qualità di vicepresidente e amministratore delegato, e Fabio Travaglini, vicepresidente della società partecipata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, investitore istituzionale dedicato alle imprese cooperative deputato all’attuazione della legge Marcora.

Il bolognese Stefano Dall’Ara è il responsabile dell’area finanza nazionale di Legacoop. Alle spalle ha una ventennale esperienza nel settore bancario, una lunga attività manageriale e di governance, e ha ricoperto diversi incarichi in società del settore finanziario e non, anche vigilate e quotate in Borsa. Tra le diverse cariche di rilievo, citiamo la presidenza di Previdenza Cooperativa, il fondo pensione negoziale dei dipendenti delle imprese cooperative. Dall’Ara succede a Frangi che, dopo aver presieduto la società dal 2016 ad oggi, nel prossimo triennio svolgerà il ruolo di ad.

«Frutto di una grande intuizione degli anni ‘80, la legge Marcora, il ruolo di Cfi si è sempre più consolidato negli anni come uno strumento unico e fondamentale per lo sviluppo del movimento cooperativo», commenta il nuovo presidente. «Il nuovo cda perseguirà l’obiettivo di svilupparne ulteriormente l’attività che rientra pienamente nella strategia di sostegno alle Pmi, in questo caso cooperative, del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Cfi si pone l’obiettivo di assumere un ruolo ancora più importante nel sostegno alla crescita del movimento cooperativo che rappresenta per volume d’affari, per occupati e per impatto sociale generato una delle realtà più rilevanti ed importanti dell’economia italiana».

«Cfi proseguirà nella sua missione di sostenere la nascita e lo sviluppo delle imprese cooperative di lavoro e sociali, in stretta collaborazione e sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy», sottolinea invece l’ad Frangi. «Con oltre 72 milioni di impieghi in essere e 209 cooperative finanziate, Cfi rappresenta oggi un attore finanziario e un partner privilegiato per imprese che hanno nella generazione di buona occupazione e nella realizzazione di progetti imprenditoriali ad elevato impatto sociale e ambientale le loro principali finalità. A partire, ovviamente, dall’accompagnamento e dal sostegno finanziario delle imprese rigenerate dai lavoratori (Wbo) e con un’attenzione particolare, grazie ad un progetto finanziato dalla Commissione europea, anche alle imprese di minori dimensioni impegnate in percorsi di patrimonializzazione e crescita. Continueremo ad operare con convinzione per sostenere lo sviluppo dell’economia mutualistica e sociale: è questo il contributo che abbiamo da offrire allo sviluppo del Paese».

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