Cultura

Rimini. Giovanni Paolo II “torna” al Meeting

In 15 mila salutano entusiasti il Papa in collegamento da Castelgandolfo con un lungo, caloroso applauso che ha aperto il Meeting di Rimini

di Ettore Colombo

Rimini. Dal nostro inviato Giovanni Paolo II è “ritornato” al Meeting di Rimini. E lo ha fatto grazie a un collegamento video da Castel Gandolfo, subito dopo il consueto Angelus domenicale. A distanza di ventidue anni dalla sua visita, avvenuta nel 1982, il Papa ha voluto, con un breve messaggio, partecipare ai festeggiamenti per i 25 anni del Meeting. Il collegamento Rimini-Castel Gandolfo è stato seguito da oltre 15 mila persone, per lo più giovani, entusiasti radunati nell’Auditorium della Fiera, dove si è svolta la messa che ha inaugurato il Meeting per l’amicizia tra i popoli. L’apparizione del Pontefice ha fatto scattare tutti i presenti in piedi e contemporaneamente un lungo e caloroso applauso. Gli applausi si sono ripetuti più volte durante il messaggio papale. In prima fila ad assistere all’evento lo stato maggiore di Comunione e Liberazione e gli organizzatori del Meeting. Tra loro: Giancarlo Cesana, Giorgio Vittadini, Emilia Guarnieri, Sandro Ricci, Robi Ronza. Il popolo di Comunione e Liberazione radunato a Rimini ha salutato il Pontefice con due canti, il primo dei quali s’intitola “Povera voce”, canzone delle origini del movimento fondato da don Luigi Giussani. Poi è stato eseguito un canto polacco in onore della Madonna, lo stesso che fu intonato nel 1982 in occasione della prima (e sinora unica) visita papale a Rimini. “Il cristianesimo, nonostante i limiti e gli errori umani, costituisce il più grande fattore di vero progresso, perché Cristo è principio inesauribile di rinnovamento dell’uomo e del mondo” ha detto Giovanni Paolo II nel suo discorso. Il Papa ha ricordadto che il tema del raduno di Comunione e Liberazione di quest’anno è “Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta”. Secondo il Pontefice questo titolo, ripreso da una frase di San Bernardo, “esprime una felice sintesi tra lo spirito cristiano e un valore tipico della cultura moderna, quello, appunto, del progresso”. Sottolineando il cristianesimo come fattore di vero progresso, Karol Wojtyla ha aggiunto: “in Cristo, pertanto, trovino motivo di impegno e di speranza tutti i credenti ed ogni autentico ricercatore della verità. Questo è il mio augurio, che accompagno con una particoalre benedizione”. Giovanni Paolo II ha rivolto anche un “pensiero cordiale” a monsignor Luigi Giussani, fondatore e guida del movimento diu Comunione e Liberazione. In un altro messaggio che il Papa ha inviato ieri al vescovo di Rimini, monsignor Mariano De Nicolò, il Pontefice ha voluto infatti ricordare i 25 anni del Meeting di Rimini e i 50 anni della nascita di Comunione Liberazione: “due ricorrenze importanti, che si illuminano a vicenda”, ha detto il Pontefice. E riguardo al Meeting, Giovanni Paolo II lo ha definito un “tradizionale appuntamento, che anima e arricchisce di contenuti l’estate italiana”.


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